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Borgosesia celebra il 25 Aprile con la dedica dei giardini

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Borgosesia celebra la Resistenza e la memoria della giornalista Lea Schiavi nella cerimonia del 25 aprile.

Borgosesia celebra la Liberazione

Il ricordo dei caduti per la Liberazione, ma anche di una cittadina borgosesiana. Avrà una doppia valenza la giornata del 25 Aprile che si celebra domenica mattina a Borgosesia. Da un lato ci sarà la commemorazione del 76° anniversario della Liberazione con gli onori ai Caduti, dall’altro l’omaggio a una cittadina borgosesiana, la reporter Lea Schiavi, al cui nome verranno intitolati i giardini pubblici.

La cerimonia

La cerimonia avrà inizio alle 10, in forma contenuta nel rispetto delle regole per l’emergenza sanitaria. Il ritrovo è davanti al municipio per la deposizione della corona d’alloro ai monumenti ai Caduti dei giardini e della Torre campanaria, alla presenza di una rappresentanza dell’Anpi. E sarà il presidente della sezione di Borgosesia, Alessandro Orsi, a curare l’intervento ufficiale. Lo storico borgosesiano tratteggerà anche la figura di Lea Schiavi, di cui si andrà a scoprire la targa per l’intitolazione dei giardini di piazza Martiri una volta conclusi gli omaggi ai Caduti.

Lea Schiavi

Pur essendo nata a Borgosesia, nel 1907, e avervi vissuto per diversi anni, la figura di Schiavi si è persa nella memoria locale. Eppure, a questa reporter di guerra, profondamente antifascista, uccisa in circostanze misteriose nel 1942 in Iran, sono stati dedicati studi e pubblicazioni, e viene ricordata anche a Washington dove il suo nome è inciso sul monumento in ricordo dei giornalisti uccisi mentre esercitavano il loro lavoro di corrispondenti dai luoghi di guerra.

Critiche al nazismo

Accanto alla professione, che la portò in giro nel mondo, Schiavi non fece mai segreto delle sue posizioni politiche fortemente critiche su fascismo e nazismo; posizioni che le crearono non pochi problemi, sia in patria che all’estero, tanto che anche sulla sua morte (avvenuta ad un posto di blocco in Iran) rimangono molti dubbi, e si suppone il coinvolgimento di agenti dei Servizi segreti militari.
Alla cerimonia di domenica saranno presenti la cognata e il nipote di Lea Schiavi, e Massimo Novelli, giornalista de “Il Fatto Quotidiano” autore del libro “Lea Schiavi – la donna che sapeva troppo”.

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