Attualità
Borgosesia, il parrucchiere Giuseppe Passinetti in pensione dopo 60 anni
Conosciutissimo in valle, ha acconciato i capelli di migliaia di donne
Giuseppe Pasinetti è stato il parruchiere di migliaia di persone e dopo sessant’anni di attività, sabato, ha abbassato per l’ultima volta la saracinesca del suo negozio di via XX Settembre.
La scelta di intraprendere la professione di air stylist è stata per Giuseppe quasi casuale: «Avevo quattordici anni e ho trovato il primo impiego in un parrucchiere da uomo di Borgosesia – racconta -. Poi sono arrivati altri lavori finchè sono andato a Roma per il servizio militare e lì, considerato il mio interesse e il tempo a disposizione, ho trovato lavoro in un salone di bellezza, dove mi sono fermato anche per un paio di anni dopo il congedo».
Conclusa l’esperienza capitolina Passinetti ha fatto ritorno nella sua Borgosesia: «E’ in città che mi sono formato, che mi sono fatto apprezzare e che ho intrapreso con amore e serietà la mia vita da parrucchiere – prosegue -. Inizialmente ho aperto l’attività in via Roma, sono trascorsi pochi anni quando per motivi di spazio mi sono trasferito in un locale più ampio e accogliente al piano superiore. Infine, era il 1998, ho inaugurato il mio salone di via XX Settembre, un negozio che mi ha accompagnato fino alla pensione».
Oltre al negozio in città, Passinetti si è fatto conoscere anche sul territorio: «ho pettinato modelle in occasione di concorsi o sfilate che si sono svolte nelle discoteche locali – spiega -. Inoltre ho potuto collaborare alla conservazione delle statue del Sacro Monte di Varallo, nello specifico ho partecipato alla raccolta e alla sistemazione dei capelli delle statue delle cappelle della Via Crucis».
Non solo Valsesia nel curriculum di Passinetti: «Ho avuto la possibilità di conoscere e frequentare parrucchieri illustri, conosciuti a livello mondiale – ricorda – come Jean Louis David, Aldo Coppola e Pino De Chirico».
Ad affiancare Passinetti nella vita e nella professione c’è sempre stata la moglie Rosa Rosati con la quale si è sposato 43 anni fa. Il negozio è stato come una seconda casa: «Molto spesso anche la prima – dice -. Non ho mai saltato una sola giornata, e mai una volta mi sono lamentato. Chi mi chiede se mi sono mai annoiato la risposta è assolutamente no: spesso mi sono dimenticato che si trattava di lavoro perchè pettinare e stare in mezzo alla gente per me è da sempre una vera passione». Una passione che ha trasmesso ai suoi clienti: «Quando ho anticipato alle clienti che mi seguono da anni che presto avrei chiuso, le ho viste con le lacrime agli occhi. E io con loro non ho potuto fare a meno di piangere». E si commuove Passinetti anche quando pensa che dovrà completamente cambiare le sue abitudini: «Mi è difficile pensare a come trascorrerò le giornate: sono sempre stato abituato ad avere liberi la domenica e il lunedì, e per me era più che sufficiente. Per le vacanze ho sempre chiuso una sola settimana all’anno, solitamente a giugno o inizio autunno». E ora potrà rifarsi: «Mio figlio ha regalato a me e mia moglie un viaggio di ben più di una settimana. Vedremo come me la caverò».
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