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Borgosesia, il primario di anestesia resta a mezzo servizio

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Il dottor Viazzo deve lavorare anche a Vercelli per sostituire un collega. Timori per le sale operatorie 

All’ospedale di Borgosesia il primario di anestesia resta a mezza servizio. Da qualche giorno infatti il dottor Roberto Viazzo deve dividere il suo tempo con Vercelli (anzi, più a Vercelli che in valle) perché il collega primario del Sant’Andrea, Paolo Navalesi, ha vinto un concorso per diventare professore universitario a Catanzaro. E così di due primari ne resta uno, appunto quello di Borgosesia. E’ facile pensare che, visto che il Sant’Andrea è più “importante” della struttura di Cascine Agnona,  il medico finirà per trascorrere più tempo nella città bicciolana che non nella “sua” Borgosesia.

E i valsesiani non nascondono la propria preoccupazione: «Il reparto di anestesia ha un’importanza fondamentale per un ospedale – spiega l’assessore del Comune di Borgosesia Paolo Tiramani -, perchè complementare alla sala operatoria. Naturalmente auspichiamo che l’Asl provveda al più presto a questa mancanza, nominando un nuovo primario a Vercelli e lasciando che Viazzo continui a occuparsi solo del nostro ospedale. Ma nell’immediato il disagio è certo e tangibile, perchè questa nomina a scavalco può causare scompensi per le sale operatorie».

E dire che solopoche settimane fa i riflettori erano puntati su oncologia: il primario del reparto di oncoematologia di Vercelli, Alberto Santagostino, era infatti partito alla volta della Francia per lavorare alcuni mesi in un ospedale d’oltralpe. Le visite settimanali dei suoi colleghi a Borgosesia non venivano di conseguenza più garantite, perchè era aumentata la mole di lavoro al Sant’Andrea, e le liste d’attesa degli utenti hanno iniziato ad allungarsi.

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