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Borgosesia perde un’attività storica: chiude la tabaccheria Libi

Il negozio è presente in città dall’inizio degli anni Settanta.

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libi tabacchi

Borgosesia perde un’attività storica: chiude la tabaccheria Libi. Dopo oltre mezzo secolo, la prossima settimana potrebbe abbassare definitivamente le saracinesche.

Borgosesia perde un’attività storica: chiude la tabaccheria Libi

La tabaccheria Libi è presente in città dall’inizio degli anni Settanta. Ad aprirla l’8 marzo 1970, rilevando una precedente gestione, furono i coniugi Luciano Libi e Teresa Marucco. A inizio dicembre 1997 è arrivato il passaggio alla figlia Roberta Libi e al marito Giorgio Fasola.
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La decisione di aprire la tabaccheria è arrivata sfogliando un giornale: «In quegli anni abitavamo a Novara – spiega Luciano Libi -. Conoscevamo Borgosesia perché mia moglie è originaria di Prato Sesia, quindi la zona non era nuova per noi. Un giorno abbiamo letto che una tabaccheria era stata messa in vendita; seppure non fossimo del settore, siamo rimasti incuriositi e interessati. Eravamo pronti a questo cambio: dopo aver visto il locale e studiato il lavoro, abbiamo pensato di rilevarlo. E cinquant’anni dopo posso dire che non potevamo fare scelta migliore».

Una storia lunga alle spalle

Inizialmente la tabaccheria Libi si trovava in via XX Settembre 48, con la nascita della Galleria Tre Re è arrivato il trasferimento. Dall’apertura sono trascorsi cinquantatré anni: «Non potevamo fare cosa più giusta – commenta Teresa Marucco -: la nostra tabaccheria non è stata semplicemente una rivendita di sigarette, francobolli, articoli per fumatori, ma è stata molto di più: è stato un punto dove incontrare e conoscere molte persone. Sono nate grandi amicizie, e legami indissolubili. Da giovane ero timida poi, vivendo praticamente sempre in negozio, ho imparato quanto è bello poter stare in mezzo alla gente e parlare con loro».

In cosa si è specializzata

Negli anni la tabaccheria Libi si è specializzata anche nella rivendita di pipe, accendini di lusso e altri articoli per fumatori: «Erano anni in cui il vizio del fumo era molto diffuso, ancora non si parlava dei mali che poteva arrecare alla salute e di prevenzione – prosegue lo storico titolare -. Per poter soddisfare le richieste che ci venivano fatte, abbiamo deciso di specializzarci anche nella rivendita di pipe. Non c’erano altri negozi in zona quindi ne abbiano approfittato e siamo diventati un punto di riferimento».

In tabaccheria si andava anche per giocare, con sistemi variati con il trascorrere del tempo: «Prima c’era solo il lotto, poi è arrivato l’enalotto, quindi i gratta e vinci – elenca Gianni Fasola -: abbiamo dovuto adeguarci. La gente è sempre stata interessata a “tentare la fortuna”. E da noi qualche vincita importante è stata fatta».

Cosa è accaduto nel corso degli anni

E’ poi arrivato il periodo delle campagne antifumo e del divieto di fumare nei locali chiusi: «Anche se per la nostra attività poteva sembrare una penalizzazione, ci siamo trovati d’accordo con la decisione perché innanzitutto bisogna pensare alla salute – dicono -. Credevamo di subire una forte calo nelle vendite, ma alla fine non è stato così, le persone si sono adattate presto».

Dopo molti anni è arrivato il momento dello chiusura: «Ci mancheranno i clienti che quotidianamente passano da noi – concludono gli attuali titolati -: dobbiamo ringraziare i commercianti, i nostri fornitori, chi era abituato a venirci a trovare anche solo per un saluto, ma è arrivato il momento di dedicarsi anche ad altro. In questi ultimi giorni, per chi fosse interessato ad articoli per fumatori, abbiamo avviato una vendita promozionale a metà prezzo».

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