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Borgosesia sistema il campanile di Rozzo: pende ancora, ma non cadrà
Borgosesia sistema il campanile di Rozzo: finita l’opera di consolidamento della struttura.
Borgosesia sistema il campanile
Il campanile “pendente” è ora sicuro. Si è conclusa l’opera di consolidamento della torre campanaria della chiesa di Rozzo, realizzata con tecnologie all’avanguardia che hanno previsto l’applicazione di strisce in fibre di carbonio. Il campanile della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta a Rozzo riporta come data di costruzione il 1760. Da sempre i borgosesiani lo ricordano per la sua caratteristica inclinazione, una pendenza classificata di terzo grado (poco meno della Torre di Pisa) che alla base misura una settantina di centimetri. Nell’agosto 2017 era partita una segnalazione dai residenti della casa direttamente sotto al campanile, divisa solo da una stradina pedonale. Il sopralluogo dei vigili del fuoco produsse un’ordinanza firmata dal sindaco Paolo Tiramani di chiusura delle aree comunali prospicienti alla torre e di sgombero dell’abitazione maggiormente a rischio. Inizialmente venne anche presa in considerazione l’ipotesi di dover abbattere il campanile, poi scongiurata dopo le perizie tecniche che allontanarono un pericolo immediato di crollo: il campanile avrebbe potuto avere qualche problema solo in caso di eventi sismici.
I lavori
Il progetto di consolidamento è stato affidato allo studio “Peretti ed associati” di Serravalle: «Valutata la situazione iniziale, si è deciso di intervenire a tre livelli – spiega l’ingegner Gianfranco Peretti le modalità dell’intervento -: le fondazioni, l’interno della struttura e infine la torre campanaria. Il primo atto è stato sostituire la struttura interna in legno, che serviva per raggiungere la sommità del campanile, con un’ossatura reticolare in acciaio, ancorata e solidale alla muratura. Questo passaggio ha subito reso stabile la costruzione. Abbiamo poi consolidato la torre campanaria adottando una tecnologia di ultima generazione, che consiste nell’applicare strisce in fibre di carbonio in grado di assorbire anche le vibrazioni prodotte da un terremoto. Infine siamo intervenuti sulle fondazioni, realizzando un sistema di micropali, spinti fino a 10 metri di profondità, connessi alla muratura in pietrame con travi e basamento in calcestruzzo armato e l’utilizzo di connettori in acciaio, cosicché l’intero edificio oggi poggia su una base stabile».
Il contributo
Il campanile di Rozzo è dunque sicuro: «Come Comune abbiamo messo a disposizione i nostri uffici per agevolare le pratiche e abbiamo erogato un contributo suddiviso su due annualità – commenta il sindaco Paolo Tiramani -. Da parte mia la principale preoccupazione era mettere in sicurezza e rendere tranquilli i cittadini, e infatti la prima richiesta è stata la verifica di staticità, dopodiché sono felice della fattiva collaborazione con la parrocchia, che ci ha portato a conservare un pezzo di storia della nostra città».
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