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Borgosesia, solo due su tre danno l’ok per l’espianto degli organi

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Primo bilancio della campagna “Una scelta in Comune”: Quarona al top

A Borgosesia finora solo due due su tre hanno dato il loro via libera alla donazione di organi. Al contrario, a Quarona si arriva quasi al 100 per cento di nulla osta. Si tratta di un primo bilancio dell’operazione denominata “Una scelta in Comune”: in pratica, nei paesi e città che aderiscono al progetto, ai cittadini che rinnovano la propria carta di identità viene chiesto di esplicitare sul documento se, in caso di incidente mortale, danno preventivamente il consenso all’espianto dei propri organi a favore di persone ammalate.

La Regione ha diffuso i dati a tutto il 2015. In zona, tra i Comuni già attivi e abilitati c’è Borgosesia: in questi mesi sono stati 502 i cittadini che hanno richiesto o rinnovato il loro documento di identità: a tutti è stata chiesta la propria intenzione riguardo la donazione degli organi e in 347 si sono detti favorevoli a donarli, per una percentuale che va a sfiorare il 70 per cento. Sono stati invece 155 coloro che hanno rifiutato questa possibilità.

Al secondo posto per numero di cittadini coinvolti da “Una scelta in Comune” ci sono quelli residenti a Quarona: qui a dire di sì all’espianto degli organi sono stati in 185, una percentuale molto alta, pari al 98,4. Solo tre d’altra parte coloro che non hanno consentito. Seguono, per numero di cittadini coinvolti, Pray e Gattinara; come a Quarona anche qui si sono registrate alte percentuali di persone favorevoli all’espianto.

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