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Borse studio Carolina Fantino: ricordato Gianluca Camaschella

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Borse studio Carolina Fantino alla loro nona consegna: premiate due bambine.

Borse studio la consegna

E’ stata consegnata la nona borsa di studio intitolata alla memoria di Carolina Fantino. Il riconoscimento è stato tributato lo scorso fine settimana, nel salone della scuola primaria “Tanzio da Varallo”. Presenti oltre ad Oreste e Carla Fantino, genitori della bambina, anche la sorella Clementina, la dirigente dell’istituto comprensivo di Varallo, Raffaella Paganotti, e anche l’ex dirigente Patrizia Rizzolo, particolarmente legata alla famiglia Fantino. Invitati anche alcuni alunni che sono stati premiati negli anni precedenti. I premi sono stati assegnati a due bambine di quinta: Martina Carpani (scuola elementare di Varallo) e Rebecca Fava  (scuola elementare di Roccapietra).

Il ricordo di Gianluca

La cerimonia è iniziata in un modo molto particolare perché Carla Fantino ha voluto ricordare Gianluca Camaschella, il giovane morto a soli 17 anni in un incidente di moto mentre tornava dal lavoro la sera di Pasqua. Anni fa anche lui ricevette una “borsa” di quelle istituite dalla famiglia. In particolare, la donna ha citato il teologo e scrittore britannico Henry Scott Holland: «La morte non è niente. Non conta. Io sono solo andato nella stanza accanto. Non è successo nulla. Tutto resta esattamente com’era. Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta. Quello che siamo stati l’uno per l’altra, lo siamo ancora. Chiamami con il mio vecchio nome».

I criteri di scelta

Prima di iniziare le premiazioni i coniugi Fantino hanno voluto sottolineare che gli alunni non vengono scelti in base al rendimento scolastico, al massimo dei voti e alle situazioni economiche delle famiglie, ma bensì devono essere il riconoscimento di un processo evolutivo, psicologico e culturale di ciascun bambino. In particolare, i beneficiari devono saper esprimere sentimenti di apertura al nuovo, mostrando curiosità e interesse, avere atteggiamenti di benevolenza, simpatia e gentilezza verso tutti, essere consapevoli dell’importanza della difesa degli indifesi e della giustizia e avere raggiunto risultati scolastici positivi in rapporto alle capacità di partenza di ciascuno e all’impegno.

“Cuore”

La madre di Carolina ha concluso la mattinata leggendo un brano tratto da libro Cuore”di Edmondo de Amicis, in cui si parla di Stardi, alunno che rappresenta anche l’emblema del riscatto sociale attraverso lo studio: infatti Stradi è uno studente non brillante, anche canzonato dai suoi stessi compagni, che però si impegna e per un mese diventa il primo della classe.

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