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Cacciatori schierati vicino alle case. Protesta a Portula

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«Un esercito di cacciatori davanti a casa». Protesta a Portula per le doppiette in azione.

Cacciatori schierati vicino alle case. Protesta a Portula

Ennesima segnalazione di cacciatori nei pressi delle abitazioni a Portula. Soprattutto nel fine settimana si stanno moltiplicando le chiamate ai carabinieri e c’è chi sostiene che qualcuno entri anche in zone private. Ovviamente c’è una distanza da rispettare quando si va a caccia, ma purtroppo spesso queste regole vengono disattese.

«Penso che in questi casi la cosa migliore da fare sia chiamare i carabinieri – spiega il sindaco Fabrizio Calcia Ros -, sia quando si trovano cacciatori sulle proprie proprietà, sia quando si sentono spari vicino alle abitazioni». Gli unici che possono intervenire, infatti, sono soltanto le forze dell’ordine.

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Come detto, nel fine settimana sono stati diversi i casi segnalati in Valsessera dove sono intervenuti i carabinieri forestali di Pray: chi si lamentava degli spari troppo vicini a casa, chi ha trovato i cacciatori nell’orto. Quando però gli uomini dell’Arma sono intervenuti non hanno trovato nessuno, il gruppo con le doppiette si era già allontanato.

Sollevata la questione anche sui social

Una residente ha immortalato con il telefono i numerosi cacciatori vicino casa e poi ha postato la segnalazione sul gruppo Facebook “Sei di Portula se…”. Ovviamente c’è stata una divisione tra coloro che sono contrari alla caccia e coloro che prendono le difese dei cacciatori.

Ma quanto avvenuto in una frazione del paese di Portula sembra quasi un assedio, come dimostra lo scatto finito sui social. I fuoristrada, infatti, erano tutti a bordo strada con i cacciatori lungo l’unica via che porta all’abitazione.

Da quando è stata aperta la caccia c’è chi ha paura anche ad andare a correre o a camminare nei boschi. Il rischio di trovarsi in mezzo a una battuta di caccia è alto; va ricordato per esempio che la tecnica della caccia al cinghiale prevede l’accerchiamento dell’animale.

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