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Caritas Borgosesia: aumentano i pacchi viveri, la crisi mette in ginocchio le famiglie

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Caritas Borgosesia

Caritas Borgosesia tocca con mano gli effetti economici dell’emergenza sanitaria: aumentano le famiglie in difficoltà.

Caritas Borgosesia e l’emergenza

Non soltanto ha portato via migliaia di vite: l’emergenza sanitaria da Covid19 ha avuto anche pesanti conseguenze economiche per tante famiglie. È accaduto anche a Borgosesia e a testimoniarlo sono anche i volontari della Caritas cittadina che hanno visto aumentare le richieste della “borsa della spesa”. Sino al mese di marzo ne venivano consegnate una sessantina, oggi il numero è cresciuto a più di settanta. Ad aver necessità di prodotti alimentari e beni di prima necessità sono persone e famiglie che hanno sofferto recessione economica e perdita di lavoro.

In lockdown

Per dare un sostegno alle persone bisognose quasi tutti i servizi offerti dalla Caritas non si sono fermati nemmeno durante il periodo di lockdown: «Era impossibile fermarsi proprio nei mesi di estrema sofferenza per molte famiglie – conferma suor Antonia Nuvoli, responsabile del gruppo di Borgosesia -. Se abbiamo dovuto sospendere il servizio di guardaroba causa l’impossibilità di sanificare i locali e gli indumenti, non è stato così per la distribuzione delle borse della spesa. Cerchiamo di poter dare una mano a chi, spesso con imbarazzo e in silenzio, ci bussa alle porte per chiedere un aiuto». La Caritas di Borgosesia prosegue dunque la distribuzione delle borse alle famiglie, spesso segnalate dagli assistenti sociali: una volta a settimana vengono consegnate con i prodotti freschi, una volta al mese con quelli a lunga conservazione: «Per distribuire le borse del fresco – prosegue suor Antonia – è fondamentale l’aiuto di due supermercati cittadini: la Carrefour e Prestofresco, che donano quasi quotidianamente prodotti ancora buoni ma che non possono più essere messi in vendita».

Guardaroba fermo

Se la consegna delle borse della spesa non ha avuto stop, diversamente è per il servizio guardaroba: «Per ragioni legate all’aspetto sanitario abbiamo dovuto interrompere sia la distribuzione dei capi che il ritiro – spiega la responsabile -. Non possiamo infatti consegnare vestiti senza prima essere certi che siano stati sanificati. Per rispettare le disposizioni dell’emergenza sanitaria, inoltre anche i locali del guardaroba dovrebbero essere interamente sanificati». Per la riapertura del guardaroba i volontari dovranno aspettare l’autorizzazione dalla diocesi di Novara.

Fondi

Proprio per evitare che famiglie rischino di scivolare sotto la soglia della povertà e in una situazione di esclusione sociale, la Caritas di Novara ha stanziato 250mila euro per aiuti a persone e famiglie su tutto il territorio diocesano: si tratta di 200mila euro dei fondi della Cei destinati al sostegno nell’emergenza Covid-19 e altri 50mila aggiunti dalla Caritas diocesana.

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