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«Case della salute, Trivero ”scippata” a favore di Biella e Cossato»

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Intervento dell’ex consigliere comunale Piero Casula

Da un lato c’è la Regione Piemonte, che continua a pubblicizzare le case della salute e che dovrebbero rappresentare un punto di forza della sanità in Piemonte, dall’altro il Comune di Trivero, che chiede nuovamente all’Asl di Biella di cambiare idea. «In realtà – interviene Piero Casula, ex consigliere comunale – si continua a ignorare un fatto importante. Il progetto della casa della salute partì 15 anni fa a Trivero e ora proprio l’ex ospedaletto si trova depauperato di questa importante opportunità. E’ successo che l’anno scorso hanno chiuso a Trivero una casa della salute già funzionante dicendo che c’erano meno soldi e questa è stata una scelta avvallata dall’amministrazione comunale. Ci proposero inoltre di portare l’ambulanza tecnologica, che finora nessuno ha visto».

Nel frattempo è uscita la notizia delle nuove case della salute della Regione. «Solo che – fa notare Casula – le Asl serie le hanno dislocate nei luoghi decentrati come Coggiola e Varallo. Mentre a Biella ne vogliono costruire una praticamente nel parcheggio dell’ospedale appena inaugurato. Non sarebbe stato meglio realizzarla a Trivero dove comunque il direttore sanitario Gianni Bonelli dice che i servizi ci sono?» E Casula rilancia: «Purtroppo la questione della casa della salute non ha neppure un po’ scosso l’attuale amministrazione. Se la scelta fosse stata fatta da una lista di centrodestra o dai 5 Stelle sono sicuro che la giunta Pd avrebbe organizzato pullman e scenate di rito. Invece nulla. A questo punto chiedo agli altri sindaci dell’Unione di colmare le lacune di Trivero e farsi portavoce perchè la casa della salute venga realizzata all’ex ospedaletto del Centro Zegna. Bisogna fermare questa manovra dell’assessore regionale Antonio Saitta».

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