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Castello Lozzolo ai privati: opportunità persa

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Castello Lozzolo ai privati: lettera al giornale dal Centro studi Vercellae

Castello Lozzolo: interviene il Centro studi Vercellae

Dal Centro studi Vercellae riceviamo e pubblichiamo un intervento relativo alla sistemazione del castello di Lozzolo.

Il Centro studi, ricerche storiche archeologiche Vercellae – Gruppo archeologico Piemonte Orientale – sezione dei Gai di Roma, ringrazia i direttori dei giornali che hanno pubblicato il nostro comunicato riguardante il castello di Lozzolo,  offrendoci la possibilità  di informare  i cittadini sulle nostre intenzioni in riguardo al patrimonio storico. Quando apparve sui giornali l’offerta in donazione del castello di Lozzolo con il titolo: “Castello in regalo, impossibile riceverlo e mantenerlo da parte del Comune di Lozzolo”, il Centro studi si presentò dal sindaco Gatti offrendosi disponibile all’acquisto dell’edificio per predisporlo all’accoglimento di una collezione storico-archeologica di migliaia di oggetti. Non fummo ricevuti calorosamente, tanto che venne manifestata diffidenza e timore in riguardo al possesso del castello da parte di privati. Si fece fatica a spiegare che avremmo portato oggetti storici in Lozzolo per essere visti dai turisti, e non avremmo portato via il castello di Lozzolo.

Si propose una convenzione con il Comune

Successivamente, in tempi brevi, subentrò il nuovo sindaco che ci accolse, richiedendoci della documentazione riguardante le attività del Nostro Centro studi, che fornimmo. Inoltre, dichiarammo nel nostro progetto l’intenzione di intestare il castello al Centro studi, e non a un privato. Private erano le collezioni storiche che avremmo collocato all’interno del castello. Si propose anche una convenzione con il Comune di Lozzolo per amministrare insieme il patrimonio storico. Del resto, ci sembrava interessante che un castello ospitasse delle raccolte storiche; una bella cornice presenta meglio la storia. In aggiunta, inviammo una richiesta di collaborazione alla vostra associazione locale, senza mai aver ricevuto risposta. Quindi, siete voi che avete perso delle occasioni, mentre noi abbiamo ottenuto nuove collaborazioni e realizzato nuovi progetti in luoghi dove esiste ospitalità.

Le preoccupazioni del sindaco

Il sindaco subentrato a Gatti ci disse che era preoccupato della venuta di volontari estranei al paese o di possibili No-Global! Noi sì rispose che l’importante non era il colore politico o della pelle dei volontari che avrebbero contribuito per compiere  il restauro del castello, ma la serietà professionale. Il belga che ha acquisito parte del castello è un privato o no? Porterà delle collezioni storiche e aprirà al pubblico il castello? Non ci capite? Vi siete dimenticati di cosa avete detto? Fate confusione? Confondete gli avvenimenti perché avete capito di non aver fatto bella figura con i vostri elettori di Lozzolo? I sindaci devono accogliere le opportunità che gli si offrono, per il bene del paese. I cittadini di Lozzolo devono sapere che i Gruppi archeologici italiani hanno nel proprio statuto, per finalità, lo studio, la ricerca e la valorizzazione dei beni culturali.

Un solo interesse: la ricerca scientifica

Il nostro interesse è la ricerca scientifica. La nostra Associazione non è nostra, ma è del popolo, con all’interno dei ricercatori e studiosi, a livello nazionale, con convenzioni con il Ministero per i beni culturali; Protezione civile; Fondo nazionale per il volontariato; Forum delle associazioni dei paesi del Mediterraneo; docenti dell’Università. I sindaci devono chiedere il parere al popolo. Avete chiesto al popolo di Lozzolo se preferiva un privato che fosse proprietario del castello, o i Gruppi Archeologici Italiani che avrebbero fatto un museo per il popolo? Offrite un castello in regalo chiedendo aiuto e poi cambiate idea… »

Dario Gaviglio

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