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Chiesti 85 milioni per il Biellese nel piano della Regione Piemonte inviato a Roma

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Chiesti 85 milioni per il Biellese nel piano della Regione Piemonte inviato a Roma.

Chiesti 85 milioni per il Biellese

“In vista del Recovery Fund, la Regione Piemonte non è stata con le mani in mano e ha già inviato a Roma un pacchetto di interventi considerati prioritari e per i quali si chiede dunque il finanziamento proprio attraverso tale fondo straordinario europe”o. A fare il punto della situazione il consigliere Lega Michele Mosca.
Sono opere che hanno già una progettazione o sono già cantierabili, come il Polo industriale pilota per la produzione di prodotti tessili per l’economia circolare (scarti industriali e capi post-consumo). Il progetto mira alla creazione di un modello “pilota” per la selezione ed il riciclo dei prodotti tessili post-consumo attualmente destinati a rifiuto indifferenziato e che dal 2022 dovranno essere opportunamente separati e differenziati; oltre ad una “azienda-scuola pilota” per la formazione dei futuri tecnici tessili di ITS-TAM, mettendo a loro disposizione una struttura pilota che copra tutta la filiera tessile dalla preparazione della fibra alla realizzazione del capo finito; di uno spazio espositivo permanente e anche di un’aggregazione di start-up promettenti attorno all’impianto.
Per quanto riguarda gli interventi sui quali stiamo lavorando da tempo, è stato inserito tra le priorità l’adeguamento della SP232 Panoramica Zegna nel tratto Cossato – Villanova Biellese, per creare un collegamento veloce interprovinciale sugli assi che vanno, da una parte, dai centri tessili di rilevazione mondiale situati nella fascia montana a Biella e dall’altra, al collegamento del sistema autostradale della pianura costituito dalla A4 Torino-Milano e dalla A26 attraverso la Pedemontana Piemontese. Fa parte del piano anche l’elettrificazione della tratta Biella – Novara, alla quale seguono in parallelo altri interventi migliorativi per arrivare a recuperare circa mezz’ora tra andata e ritorno. Infine, non manca l’attenzione ai territori occidentali della provincia, con l’inserimento della riqualificazione del Maghettone (SP400) attraverso la realizzazione del terzo lotto verso il casello autostradale di Carisio della A4, anche in ottica di
accessibilità al tessuto sociale e turistico dell’area montana provinciale e al nuovo ospedale.

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