Attualità
Coggiola Fulvio Lupato si arrabbia: solo critiche, i sentieri dell’enduro puliteli voi
Coggiola Fulvio Lupato si arrabbia: «Troppe critiche e poco aiuto, ora basta».
Coggiola, Fulvio Lupato si ritira: «I sentieri dell’enduro puliteli voi»
Ha trascorso più di dieci anni a sistemare sentieri per mountain bike e organizzare eventi. Ma adesso il coggiolese Fulvio Lupato ha deciso di dire basta: troppe critiche e poca collaborazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le polemiche sui percorsi tracciati abusivamente: «Sono stufo di parlare al muro».
L’annuncio
«Dopo più di dieci anni, da quando ho iniziato i lavori sui sentieri che hanno portato tante bici da enduro a Coggiola, è arrivato il momento di appendere gli attrezzi al chiodo – racconta -. In questi anni ho sentito lamentele, mi sono sentito dire che quando c’era qualcosa che non andava a Coggiola, riguardante le bici, erano “i Lupato”. Mi è stata data la colpa di molto, soprattutto nell’ultimo periodo. Ho ricevuto pochi aiuti dalle istituzioni, e, nonostante abbia sempre cercato di fare le cose nel giusto modo, ora non ho più voglia, né tempo di affrontare tutto questo».
L’ultima polemica
A influire su questa decisione è stata anche la polemica sorta di recente per alcuni sentieri nuovi aperti abusivamente lungo i boschi. «Se chiunque, armato di zappa e motosega può venire a fare nuovi percorsi a proprio piacere, non va certamente bene… Ma dopo aver cercato di spiegare più volte questa cosa sono stufo di parlare al muro. Da qui la decisione di abbandonare. Io non c’entro più nulla con i sentieri, se qualcuno ha qualche lamentela non dovrà più bussare alla mia porta – riprende -. Chi vorrà sistemare i sentieri lo faccia, ma a questo punto io mi tolgo fuori. Mi divertirò come sempre con la mia bicicletta per qualche giro e nulla di più».
Gli aspetti positivi
È anche un modo per staccare la spina dopo tanti anni. Fulvio Lupato ha iniziato a sistemare i sentieri per le biciclette inizialmente per permettere ai suoi figli di allenarsi in vista delle varie competizioni e poi i percorsi sono diventati una vera attrazione turistica richiamando sempre più specialisti del settore. Negli anni scorsi sono stati organizzati anche importanti eventi come gli appuntamenti della Superenduro a livello nazionale. Manifestazione che portò in paese centinaia di persone.
Ma questa lunga esperienza tra sentieri e due ruote ha lasciato comunque qualcosa di buono. «In questi anni ci sono state anche persone che mi hanno dato una grande mano e quindi a queste devo dire un grande grazie. Per il momento va così, in futuro chissà. Quando finalmente, e spero tra non troppo tempo, sarò in pensione magari le cose potranno per me ripartire, ma per ora è tempo di staccare la spina e prendermi una pausa. Per un po’ di tempo sui sentieri ci passerò solo con la bici».
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