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Coggiola, più nessuna notizia del crocifisso rubato

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Tante le ipotesi sul furto della statuetta: dal semplice scherzo ai riti sacrileghi

Perché il ladro ha preso solo un oggetto di scarso valore e null’altro? Perché si è preso la briga di staccare la statuetta del Cristo dalla croce di legno? Sono queste le domande che a Coggiola si stanno facendo in molti dopo il furto della settimana santa. Il colpo è stato messo a segno nella cappelletta vicino alla sacrestia: ad accorgersi è stato il parroco don Carlo Borrione, che ha trovato solo la croce in legno, ma vuota, appoggiata dietro ad un banco della chiesa. Adesso sulla croce è stata affissa un’altra statuetta di Gesù. Ma di quella originale per ora non c’è traccia.

E in paese, anche se sempre meno, se ne parla ancora: c’è chi dice che è un banale vandalismo, chi pensa a ladri di opere d’arte che hanno sbagliato mira, e chi addirittura pensa alle messe sataniche, proprio per le modalità singolari dell’episodio: la statua staccata dal supporto e il fatto che non sia stato rubato niente altro. Ma potrebbe anche essere uno scherzo di pessimo gusto, messo a segno proprio in concomitanza con i riti della Settamana Santa e la celebrazione della Resurrezione.

«Ai riti blasfemi non voglio nemmeno pensare – dice don Borrione -. Potrebbe anche essere qualcuno che ha compiuto il furto su commissione. E’ vero che la statua non era pregiata e non aveva alcun valore storico, ma era un bel Gesù scolpito in legno e non ritrovarlo dietro all’altare è stato davvero sconvolgente. E’ proprio sparito nel giorno del mercoledì santo, sono veramente dispiaciuto perché erano undici anni che celebravo la messa sotto a quella statua di Gesù. Lo staccavamo dalle pareti solo per la processione pasquale. E’ veramente triste un gesto di questo genere».

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