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Coggiola prepara lo sciroppo di rose: in paese c’è un vivaio con 75 varietà
Coggiola prepara lo sciroppo di rose: in paese c’è un vivaio con 75 varietà. Enrico Covolo, ingegnere informatico con specializzazione in agraria sta infatti puntando l’attenzione sulle rose e sul preparato che ne deriva dalla lavorazione dei petali.
Coggiola prepara lo sciroppo di rose
«Lo sciroppo – spiega Covolo – è in fase avanzata di test, sto facendo prove con parenti e amici. Ora verrà un tecnico nel mio laboratorio e poi si seguirà l’iter con le varie autorizzazioni necessarie per poter partire. Ho sempre amato le rose e ho iniziato a studiarle. Ho anche una vasta collezione di circa 150 libri antichi e moderni».
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Sulle sue “rive” a Coggiola, che sono state ripulite e risanate, sono ospitate anche le rose: parliamo di di ben 75 varietà per un totale di circa 300 piante. Il tutto abbellisce l’area coltivata, dando colore e profumo.
«Ho trovato le tante varietà – continua Covolo – dai vivaisti che trattano “chicche” botaniche, in parte le ho recuperate nell’alto Alessandrino e Genovesato, dove da secoli viene prodotto per tradizione lo sciroppo. Tra le rose antiche ho scelto quelle che mi interessavano, che avevano un buon profumo e resistevano alle malattie, così da rimanere naturali. Tra le varietà che ho piantato c’è per esempio la rosa dal mus-cio, che veniva piantata nei nostri giardini e a Coggiola e che è anche un bel ricordo. Ora sto scegliendo quelle migliori. Lo sciroppo di rose si potrà utilizzare per cocktail, dolci, o in abbinamento a diversi cibi come il formaggio. Ci tengo molto a questo progetto e spero, appena possibile, di regolarizzare il tutto».
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