Attualità
Comitato civico non arretra: «La scuola non deve spostarsi da Valle Mosso»
Comitato civico fermo sulle sue posizioni: lo spostamento della scuola, sostengono, non sarebbe neppure conveniente a livello economico.
Comitato civico contrario al piano scuole
Il comitato civico è tutt’altro che persuaso. «Per spostare tutte le scuole nel piano previsto dal Comune di Valdilana ci vorranno più di 3 milioni di euro, mentre per la riqualificazione del liceo di Valle Mosso si parlava di una cifra attorno ai 4 milioni. Considerati altri costi, l’operazione non appare così conveniente». I genitori e i cittadini che si sono riuniti nel comitato “A ciascuno la propria scuola” di Valdilana vogliono vederci chiaro e capire se l’operazione pensata dal Comune è davvero utile anche sotto il profilo economico.
I conti
La delegazione ha richiesto ai due enti pubblici, Comune e Provincia, l’accesso agli atti relativo a progetti e relazioni tecniche, al fine di esaminare quanto fino ad ora eseguito e poter proporre delle soluzioni concrete e realizzabili, evitando lo spostamento della scuola dell’obbligo dalla municipalità di Valle Mosso a quella di Mosso e la vendita alla Provincia dello stabile comunale. Conti alla mano l’operazione di abbattimento del vecchio liceo costerebbe 500mila euro alla Provincia, secondo l’accordo stilato con Valdilana.
I costi
Inoltre l’ente provinciale entrerà nella proprietà dello stabile che ospita oggi la scuola primaria di Valle Mosso e prenderà in carico i mutui legati all’edificio per un importo di circa 630mila euro. Infine, saranno effettuati interventi di adeguamento edilizio al plesso di Valle Mosso che ospiterà l’istituto superiore con un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro. Alla fine la Provincia spenderebbe quindi più di 3 milioni di euro. Poi ci sarà anche il Comune di Valdilana che dovrà mettere mano al “Pietro Sella” sistemando la scuola e rendendola adatta a ragazzi della primaria e media.
Per rimettere a posto il vecchio liceo chiuso invece si parlava di una cifra che si aggirava attorno ai 4 milioni di euro.
Il valore della scuola
«Abbiamo ricevuto la documentazione richiesta – affermano dalla delegazione – e stiamo iniziando a valutare i dati tecnici ed economici di rilievo. Crediamo fortemente che la scuola dell’obbligo non possa essere spostata per sempre dalla seconda municipalità di Valdilana, per il suo valore educativo, sociale e comunitario che svolge».
Le relazioni della Provincia sono state accompagnate da una lettera del vice presidente Emanuele Ramella Pralungo a cui il gruppo di genitori ha risposto analizzando alcuni punti chiari e specifici. «È giusto che anche la Provincia sia a conoscenza del malessere che si è creato e diffuso sul territorio e delle riflessioni, non assolutamente campanilistiche, che stanno alla base di questa protesta pacifica e costruttiva – spiegano ancora dalla delegazione -. Tale dissenso non conosce colore politico: le quasi 1700 firme raccolte nel mese scorso rappresentano la voce della nostra comunità, al di là di ogni appartenenza politica, etnica, religiosa e sociale. Come cittadini, ci sentiamo in dovere di tutelare il bene comune e il tessuto sociale».
La delegazione ha chiesto alla Provincia di istituire un tavolo di lavoro al fine di ridiscutere e trovare nuove ed efficaci soluzioni alla tematica scolastica.
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