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Cosa è cambiato nella richiesta dell’autorizzazione ESTA

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Qualsiasi cittadino straniero che desideri entrare negli Stati Uniti deve prima di tutto ottenere una forma di visto che fornisca l’autorizzazione pertinente richiesta dalle autorità di controllo delle frontiere statunitensi. Sono disponibili diversi tipi di visti per viaggiare negli Stati Uniti, ognuno necessario per differenti motivi di viaggio.

L’ESTA è un visto temporaneo che consente alle persone idonee di un Paese che fa parte del Visa Waiver Program di entrare negli Stati Uniti per motivi di turismo, affari e transito. Altri visti sono per scopi più specifici e sono generalmente richiesti e rilasciati per periodi più lunghi rispetto a quelli consentiti dall’ESTA. Parliamo ad esempio dei visti di lavoro, visti per studenti, e così via. L’ESTA per italiani ha validità per un massimo di 90 giorni, ed è attiva per due anni dal momento in cui viene rilasciata.

Cosa è cambiato post ondata di Covid-19

La richiesta dell’ESTA è ora da richiedere con ancora più anticipo. Se da un lato si trovano molti siti che riportano di richiederla almeno con 72 ore di anticipo come minimo, il consiglio è quello di farlo anche prima, così da evitare inconvenienti di diverso tipo. Del resto, la si può richiedere prima ancora di aver prenotato effettivamente il viaggio, dal momento che nel modulo è richiesta la data di arrivo stimata e non quella effettiva. Oltre all’ESTA, inoltre, sarà richiesta la prova di avvenuto vaccino e un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

A partire da novembre non sarà più necessaria la quarantena, né all’arrivo negli USA e né dopo il ritorno nell’Unione Europea. Tuttavia, prima di partire per gli Stati Uniti è necessario, appunto, presentare un certificato di vaccinazione, anche se vengono fatte alcune eccezioni, come per i bambini sotto i 12 anni. Il servizio di immigrazione americano accetterà tutti i vaccini contro il coronavirus che sono stati utilizzati nell’Unione europea e nel Regno Unito.

L’ESTA può essere cancellata?

Se il servizio di immigrazione degli Stati Uniti sospetta che un viaggiatore non stia rispettando il divieto di viaggio o altre norme, la sua ESTA verrà annullata. Non appena il viaggiatore dimostrerà di rispettare nuovamente le regole, può essere richiesta una nuova ESTA. In casi eccezionali le ESTA vengono annullate erroneamente (le si può ovvero trovare impostate sullo stato “cancellato” o “scaduto”). La cosa da fare a questo punto è contattare la propria compagnia aerea spiegando che non si proviene dai Paesi con divieto di viaggio, chiedendo alla compagnia aerea di segnalarlo all’RCLG.

Verificare se l’ESTA è ancora valida

Una domanda ESTA è valida per 2 anni, quindi è sempre meglio conservare una versione salvata o stampata del modulo che mostri l’autorizzazione approvata, in modo da sapere quando è stata richiesta l’ESTA e per quanto tempo è valida la domanda. Lo stato della propria domanda ESTA si può controllare in qualsiasi momento. Quando ci si appresta a controllare lo stato individuale, è da inserire il numero di domanda che è univoco per quella precisa domanda, insieme al numero di passaporto e alla data di nascita.

Cosa fare se le proprie informazioni sono cambiate

Talvolta possono essere le proprie informazioni ad essere cambiate. In tal caso, molti si chiedono come procedere. Ecco qui, dunque, come fare senza preoccuparsi in modo eccessivo. Ognuno potrebbe infatti essere in grado di modificare le informazioni sul proprio modulo ESTA, ovviamente dipende anche dal tipo di modifica da effettuare e dall’avvenuto pagamento o meno della domanda.

Prima del pagamento è possibile modificare tutti i dettagli all’interno della domanda, ma dopo che il pagamento è stato effettuato e la domanda è stata inviata, possono essere cambiate solo le informazioni non biografiche, come ad esempio: indirizzo e-mail, recapito telefonico, dettagli del volo, città di imbarco, indirizzo dove si alloggerà negli Stati Uniti (in tal caso, se l’idea è quella di visitare più luoghi dove anche pernottare, è sufficiente indicare il primo indirizzo).

Dunque risulta chiaro che se i propri dati di contatto o l’itinerario cambiano, sarà possibile modificare i dettagli rilevanti sulla domanda recuperandola sul sito ESTA.

Nel caso in cui il proprio nome cambi per qualsiasi motivo, si dovrà richiedere una nuova ESTA. Sarà da richiedere nuova anche nel caso in cui sia previsto il rilascio di un nuovo passaporto, il cambio del Paese di cittadinanza o se il proprio stato personale cambia. Dal momento che si dovrà presentare una nuova domanda, si dovrà anche pagare una nuova tassa.

Per concludere

Le frontiere che si aprono nuovamente sono una notizia eccezionale per molti, ma è bene organizzarsi per tempo in merito alla richiesta dei visti e alla preparazione dei documenti necessari. Allo stesso modo, restare aggiornati sulle variazioni che possono avvenire di giorno in giorno è estremamente importante.

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