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Country hospital chiuso, Varallo va a protestare a Torino

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Il sindaco Botta: «Saitta è come Pinocchio, mentre De Dominici è un burattino nelle mani della Regione»

Lunedì sarà il giorno della grande protesta del Comune di Varallo contro la chiusura del Country hospital. Ad annunciarla è direttamente il sindaco Eraldo Botta, il quale proprio non ci sta a vedersi chiudere sotto il naso una struttura che funziona a pieno regime e per la quale sono stati spesi in passato molti soldi. La “discesa” fino a piazza Castello, nel centro di Torino, con l’organizzazione di pullman a disposizione di tutti coloro che volessero andare a manifestare il proprio dissenso sotto le finestre della giunta regionale, è dunque fissata per il primo giorno della prossima settimana. Per Botta e gli altri si tratterà di manifestare il dissenso in particolare all’assessore alla sanità Antonino Saitta, contro il quale il primo cittadino varallese dice: «E’ un vero e proprio Pinocchio. A dicembre 2015 una delibera parlava di dieci posti letto per post-acuti all’ospedale di Borgosesia, da desinare per i casi più delicati, e altrettanti al Country di Varallo. Ma poi sostiene di portare tutto a Borgosesia e che il Country deve abbassare le serrande. Mi spiace per lui, ma il territorio non ci sta a questa ennesima presa in giro».

E nel mirino di Botta non c’è solo Saitta. Il sindaco se la prende anche con il segretario provinciale del Pd Gian Paolo De Dominici: «E’ un burattino nelle mani della Regione, pronto a dire e scrivere cose senza senso, se queste sono a uso, consumo e beneficio del governo di Torino. Posso accettare più un Saitta che mi parla di costi che non un De Dominici, secondo il quale si avrebbe un servizio migliore se tutti i posti letto Cavs fossero all’ospedale di Borgosesia. E’ assurdo. Certo, lui può dire quello che vuole, ma poi si interroghi sul perché perde sempre le elezioni».

Il 26 settembre gli assessori si riuniranno in giunta a Torino e fuori dal Palazzo della Regione andrà in scena la protesta dei valsesiani. «Non so se ci riceveranno, ma noi faremo sentire forte e chiara la nostra protesta. Perché è sulla pelle dei cittadini che la Regione fa i tagli, è sulla pelle dei cittadini che si tolgono i servizi. Del resto lo abbiamo capito da tempo che l’obiettivo di questa Regione è solo tagliare i costi, ma per tagliare a cosa servono i politici? Basta che i funzionari tirino delle righe sulle spese. Una giunta del genere è inutile e dannosa e noi siamo contro a questo modo di fare politica».

Per Botta la chiusura del Country sarebbe un modo per indebolire la “Casa della salute” varallese. «Ne abbiamo avuto esempio con i trasporti e anche nello stesso ambito sanitario – conclude il sindaco -. Prima riducono i servizi all’osso, poi li tolgono perché dicono che tanto ci sono pochi utenti. E’ preoccupante quello che sta facendo la Regione, non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia». Chi volesse aderire alla protesta di Torino e prenotare il viaggio in pullman lo può fare al numero di telefono 329 4357.954. La partenza è alle 8.

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