Attualità
Cravagliana stuzzica Fobello e Cervatto: fusione dei Comuni
Cravagliana stuzzica i “vicini di casa” rilanciando l’idea della fusione fra enti.
Cravagliana stuzzica i vicini
La fusione per la Valmastallone: un’idea lanciata dal comune di Cravagliana coinvolgendo anche Cervatto e Fobello, visto che Rimella ha già annunciato di continuare a rimanere indipendente. Il discorso però slitterà a dopo le elezioni visto che le amministrazioni di Cervatto e Fobello sono in scadenza. In una lettera l’amministrazione comunale del sindaco Monica Leone «ritiene opportuno portare avanti il progetto di fusione tra i tre Comuni convinta che ciò rappresenti l’inevitabile e necessario futuro prossimo della nostra Valmastallone».
Il dissesto
L’amministrazione del sindaco Leone specifica che «Cravagliana sta per completare il lungo e tortuoso percorso che si è originato con la dichiarazione di dissesto nell’estate del 2016 e nei prossimi mesi il commissario straordinario dovrebbe concludere il proprio incarico. La situazione finanziaria si sta lentamente normalizzando e questo risultato è frutto degli sforzi dell’amministrazione, supportata dal segretario Pierluigi Marocco e dal commissario Giuseppe Zarcone e degli abitanti di Cravagliana, che in questi anni si trovano a dover far fronte a tributi che, a causa del dissesto, sono forzatamente onerosi. Ad oggi il Comune di Cravagliana non ha goduto di alcun trasferimento speciale o di finanziamenti per la situazione di dissesto: Cravagliana, con molta fatica, ce la sta facendo da sola».
L’economia
E proprio la situazione finanziaria di Cravagliana ha creato qualche allarmismo: «Non trovano quindi riscontro le voci che sono circolate in questi mesi, sul timore che la fusione fosse una “panacea” per il Comune di Cravagliana che avrebbe così utilizzato i generosi trasferimenti regionali per ripianare i propri debiti. Purtroppo questo atteggiamento pregiudiziale pervade ogni incontro tra le amministrazioni, nonostante la situazione finanziaria di Cravagliana sia stata chiaramente illustrata anche nell’ultima riunione, come richiesto dagli altri Comuni».
Un percorso lento
Il discorso però sembra ancora lungo: «Purtroppo i mesi passano e con rammarico dobbiamo prendere atto che ad oggi non ci sono stati passi in avanti. Ma soprattutto non sembra esserci una volontà comune e condivisa di approcciare il discorso “fusione”, anche solo a livello di confronto di idee. Dietro l’angolo ci sono ormai le elezioni. Ci auguriamo che nei prossimi mesi le liste e i sindaci che si candideranno abbiano la voglia e il coraggio di dedicare un punto dei loro programmi proprio all’argomento fusione».
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook