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Cravatta di puncetto per promuovere l’artigianato valsesiano: Botta fa da testimonial

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Cravatta di puncetto per promuovere l’artigianato valsesiano. È la nuova moda del sindaco Eraldo Botta.

Cravatta di puncetto per promuovere l’artigianato valsesiano

Il sindaco di Varallo Eraldo Botta lancia la moda della cravatta realizzata interamente a puncetto. Da qualche giorno, alle cerimonie e agli appuntamenti istituzionali (come primo cittadino e come presidente della Provincia di Vercelli), sfoggia una cravatta turchese molto originale.

È stata realizzata a mano con la tecnica del puncetto, il pizzo ad ago tipico dell’alta Valsesia la cui arte è stata inventata dalle donne della valle nei secoli scorsi. Il nome viene dal diminutivo della voce dialettale “punc” che vuol dire “punto” (da cui “piccolo punto”).

Quattro mesi di lavoro

E infatti ci sono voluti tantissimi punti, parecchio tempo e tanta maestria per realizzare anche solo qualche centimetro di questa trina così esclusiva. «Per realizzarla ci sono voluti quattro mesi – racconta Botta -. L’ho commissionata alla Società operaia di mutuo soccorso di Varallo che conta diverse maestre puncettaie, tutte davvero bravissime».

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Ispirato da un altro valsesiano

Ma l’idea di indossare una cravatta al puncetto ha avuto un predecessore. «Ho visto alcune vecchie fotografie in cui Ilorini, il fondatore della storica azienda valsesiana, portava una cravatta di questo tipo e me ne sono innamorato – racconta il sindaco -. Così ho desiderato averne una simile da indossare, visto quanto è preziosa, nelle occasioni istituzionali più importanti per mostrare tutta la bellezza e l’importanza dell’artigianato tipico valsesiano».

Prima della cravatta, Botta era già solito indossare nel taschino della giacca un fazzoletto realizzato al puncetto. Ora si aggiunge il nuovo accessorio, che non passa certo inosservato.

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