Attualità
Crevacuore, bonifica dei metalli sulla ex cartiera: in progetto un parco fotovoltaico
A Crevacuore è in corso una vasta opera di bonifica che interessa il capannone. Il Comune vorrebbe utilizzare fondi europei per creare energie rinnovabili.
Crevacuore, bonifica dei metalli sulla ex cartiera
Lavori in corso alla ex cartiera di Crevacuore dove in questi giorni una ditta è impegnata nello smaltimento del ferro e dei metalli. I lavori sono già partiti da qualche tempo e stanno interessando anche la parte di capannone a confine con il torrente Strona. In futuro proprio quest’area potrebbe venire smantellata in modo definitivo concedendo così nuovamente terreno al letto del torrente. E intanto il Comune ha pronto il progetto per realizzare un parco fotovoltaico nell’area della stessa ex cartiera, riqualificando finalmente questo importante pezzo di paese.
Lavori alla cartiera
Erano anni che non si vedevano lavori alla cartiera di Crevacuore. «L’area – specifica il sindaco Ermanno Raffo – è sempre di proprietà del gruppo Ermolli che paga regolarmente le imposte allo Stato perché al Comune non c’entra nulla. Attualmente sono in atto lavori per lo smaltimento del ferro e dei metalli. Stanno lavorando anche nell’ala a confine con lo Strona». I contatti tra Comune e proprietà sono aperti anche perché l’amministrazione in quell’area ha presentato un progetto per realizzare un parco finalizzato alla produzione di energia rinnovabile. È l’intervento che il Comune di Crevacuore ha inviato alla Provincia perché venga inserito all’interno delle richieste del Recovery Fund.
Era il 2009 quando alla cartiera Ermolli, all’epoca di proprietà della Ge–cart di Udine, scoppiò la crisi. Oltre cento giorni di presidio per i dipendenti che provarono in tutti i modi a far ripartire l’azienda, ma senza esito. Non fu un fallimento, ma una semplice cessazione dell’attività. Da allora, l’immenso complesso della cartiera è lì che si sta deteriorando mese dopo mese, occupando uno spazio enorme di territorio.
Per anni inoltre l’area venne presa di mira dai ladri di rame che di fatto svuotarono gli stabilimenti rendendoli inutilizzabili.
Il parco di energia rinnovabile
Il progetto pensato dal Comune di Crevacuore prevede lavori per 4 milioni di euro. Diversi gli interventi su cui si punta: prima di tutto il risanamento dell’area per la realizzazione di un parco ecologico–sanitario finalizzato alla produzione di energia rinnovabile, utilizzabile dalla popolazione del territorio e comprensivo di percorsi verdi funzionali al miglioramento della salute dei cittadini ed alla loro inclusione sociale.
«È un’opera – fa presente il sindaco Raffo – che persegue le finalità del European Green Deal in quanto si prevede la produzione di energia da fonti rinnovabile e rinaturalizzazione ambientale riportando il territorio alla sua naturalità in quanto lo stabilimento aveva addirittura deviato il naturale corso del torrente. Saranno installate centrali per la produzione di energia da fonti rinnovabili fotovoltaiche e idroelettriche a zero emissioni. Si creeranno nuovi posti di lavoro dovuti all’istallazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: l’energia prodotta verrà ridistribuita alla popolazione del territorio».
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