Attualità
Da 60 anni Gianfranco suona nelle bande della Valsesia
La musica è la più grande passione del varallese Gianfranco Farinone
La sua vita è sempre stata scandita dalla musica. E’ da quando ha otto anni che Gianfranco Farinone si dedica alla sua più grande passione. Dall’età di undici, poi, è attivo nelle bande, suonando la batteria. «Per me la musica è vita – commenta – non potrei farne a meno, ciò che mi trasmette è impossibile da spiegare. Non so come sarebbe stata la mia vita se da bambino non avessi incontrato la musica».
Farinone, classe 1938 e residente in frazione Morondo, ha avuto la possibilità di confrontarsi con differenti realtà musicali: «Ho conosciuto la banda di Varallo quando ero molto giovane – spiega -, ero un bambino e l’ho incontrata sulla mia strada per caso. Mia mamma allora lavorava a casa del maestro Michele Brignola, quando mi portava con lei per me era una gioia perché potevo vedere i suoi strumenti, i numerosi dischi e spesso anche ascoltare musica. E’ trascorso poco tempo quando a 11 anni ho iniziato a suonare nella banda varallese. Mi ero avvicinato alla batteria e non l’ho mai più lasciata».
Ma Farinone non si è fermato nella banda varallese: quando aveva quattordici anni si è inserito anche nell’orchestra fanfara “Dughi Bois”, una realtà musicale scomparsa. Arriva poi per il musico il periodo del servizio militare: «A dispetto di quanto pensavo – continua – il servizio militare non mi costrinse a rinunciare alla musica, anzi. Andai infatti a suonare nella rinomata fanfara della Taurinense e nel circolo ufficiali con l’orchestra. Insomma il periodo del militare non ha fatto altro che spronarmi a continuare e a farmi instaurare legami che con il tempo sono diventati fondamentali».
Dopo il periodo del militare arrivano gli anni delle trasferte all’estero e delle sale da ballo: «E’ stato un periodo incredibile – ricorda -: in quegli anni, era l’inizio degli anni Sessanta, non esistevano le discoteche, la gente trascorreva i pomeriggi, soprattutto domenicali, nelle sale da ballo. Ricordo l’eleganza sia delle donne che degli uomini, la voglia di ballare, di divertirsi. In quel periodo non c’erano altri divertimenti o luoghi di incontro, erano le sale da ballo e le balere i posti dove si incontravano i giovani».
Dopo le balere ecco tornare la voglia di suonare in realtà musicali più grandi. Attualmente fa parte della fanfara di Foresto e dei congedati della Cadore: «Con i musici di Foresto mi piace trascorrere momenti in allegria e compagnia suonando soprattutto nei paesi valsesiani – dice Farinone -, con la Cadore è differente. Con la fanfara dei congedati qualunque concerto è un momento unico: abbiamo portato la nostra musica non solo nelle più importanti piazze italiane, ma anche in giro per l’Europa. E’ stato proprio con la Cadore che credo di aver vissuto il momento più emozionante della mia vita con la musica: è stato durante un concerto all’Arena di Verona».
Una vita dunque trascorsa con la musica: «Quando sono a casa non posso fare a meno di sentire concerti, di guardare programmi televisivi di musica e di suonare – conclude -. Per questo non potrei vivere in un condominio in mezzo ad altra gente: se non suono almeno due ore al giorno la mia batteria, credo che potrei stare veramente male».
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