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Da Valle Mosso a Bielmonte in telecabina: progetto da 20 milioni

Contro l’opera si sono levate già diverse proteste. E voi cosa ne pensate?

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Bielmonte

Da Valle Mosso a Bielmonte in telecabina: progetto da 20 milioni. Un’opera importante da un punto di vista economico e cantieristico che però non trova tutti d’accordo.

Da Valle Mosso a Bielmonte una telecabina da 20 milioni

Al via la progettazione della telecabina per collegare la valle di Mosso a Bielmonte. Dal Ministero sono arrivati i soldi per il progetto. E nei giorni scorsi il Comune di Veglio, promotore dell’opera con Piatto, ha presentato in consiglio l’intervento.
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Di cosa si tratta

 «Si tratta di un impianto di mobilità sostenibile», spiega Nicola Marzolla, il sindaco di Veglio. In pratica si punta a raggiungere le piste di Bielmonte partendo da Veglio zona Romanina, un impianto che avrebbe dagli 8 ai 10 posti a sedere per cabina. Da Roma è arrivata la comunicazione che Piatto ha avuto a disposizione 90mila euro, 210mila euro per Veglio. Un incontro tra sindaci e Icemont c’è già stato.

L’obiettivo da raggiungere

L’obiettivo del nuovo impianto è quello di andare a risolvere i problemi legati alla viabilità invernale. L’opera però richiederebbe un finanziamento di almeno 20 milioni di euro, oltre alla realizzazione di un ampio parcheggio in zona Romanina. Contro l’opera si sono levate già diverse proteste. Intanto il consiglio comunale ha dato il via libera.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Fausto Fabiano

    3 Gennaio 2023 at 19:53

    Inutile e soprattutto uno spreco considerando la situazione delle strade.

  2. Ardmando

    4 Gennaio 2023 at 8:17

    Chi si oppone c’è sempre, normalmente miope davanti alle opportunità di ritorno economico delle grandi opere e delle opere pubbliche in generale. Altri che si oppongono o che “protestano” sono gruppi di pseudo ambientalisti di bassa lega. Ben vengano gli investimenti sul territorio e le opere pubbliche che danno lavoro e offrono un ritorno anche nell’indotto. Se dovessimo stare a sentire tutti quelli che si “oppongono” vivremmo ancora nel Medioevo.

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