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Dagli Usa a Varallo per salire sulla Ferrata Falconera

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Dagli Usa a Varallo per la Falconera illuminata: la ferrata fa parlare di sé.

Dagli Usa a Varallo per la Falconera

A distanza di poche settimane dall’attivazione dell’illuminazione della ferrata Falconera, si può fare una prima stima degli effetti. Le salite ci sono state ma siccome non tutti lo scrivono sul registro di vetta è impossibile avere una situazione precisa. Una sensazione positiva invece si percepisce dai riscontri delle persone che hanno riferito di essere state colpite da questa novità e dal suo effetto scenico, non solo incantevole per i valsesiani quanto per coloro che vengono dall’esterno e trovano in Valsesia qualcosa di veramente diverso. Come si è detto ci sono state anche critiche ma d’altronde di fronte a qualcosa di nuovo e di unico c’era da aspettarselo.

I tempi e i consumi

Per lo più basate sull’errata consapevolezza del suo utilizzo, tanti infatti si aspettavano che l’illuminazione rimanesse accesa per tutta la notte e tutti i giorni dell’anno con consumi alle stelle e inquinamento luminoso, così è forse il caso di fare chiarezza. «Questa illuminazione non è certo spettacolare come l’albero di Natale illuminato più grande del mondo, quello che c’è ad Assisi e illumina una intera montagna per diverse notti – dice Ferruccio Baravelli, tra i sostenitori di questo progetto -. La parete del Falconera per evitare l’inquinamento luminoso, si accende da quando inizia a far buio, circa un’ora dopo il tramonto, e solo per tre ore. Viene illuminata un giorno la settimana, al sabato, allungando di fatto la giornata senza spezzare la notte e quindi con un impatto ambientale decisamente accettabile. La fauna, ho constatato personalmente, è ancora ben presente nell’area e al momento non ha dato nessun segno di sofferenza. I costi sono veramente irrisori basti pensare che l’accensione settimanale di tre ore costa 4,50 euro complessivi, grazie alla tecnologia led».

Le novità

Il progetto illuminazione ha portato anche alcune modifiche a tutta la zona intorno alle ferrate, come la nuova area di sosta realizzata nei pressi della Madonna di Loreto, la nuova cartellonistica che potenzia quella esistente e realizzata in legno, i nuovi tabelloni con le regole di fruizione dell’illuminazione e una serie di altre indicazioni utili. Vi è stato anche un potenziamento dell’area sosta civiaschese al laghetto di Scarpia.

Dall’estero

«Varallo è una località unica – dice il consigliere comunale con delega allo sport Mauro Osti – ed è anche la prima città che ha l’illuminazione di una via ferrata in tutta Europa. Questa conferma l’unicità e l’appetibilità di frequentarla ma anche di poter visitare la nostra splendida città con le sue meraviglie. Inizialmente la Falconera era salita solo da ferratisti locali, ma ora il registro di vetta ci dice che tanti provengono da altre regioni e altre nazioni come Australia e Stati Uniti, oltre che dalla vicina Svizzera e Francia. Confido che possa essere così anche per la fruizione in notturna nei mesi a seguire quando il clima sarà anche più consono. La cosa più difficile – conclude Osti – è stata quella di creare un impianto di questo genere senza avere metri di paragone e dovendo risolvere tutte le problematiche appesi a una parete strapiombante di trecento metri. Per questo va un ringraziamento a tutti coloro che vi hanno operato».

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