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Dalla Valsesia alla Calabria per dare una mano contro gli incendi
Tre volontari in azione nei giorni scorsi per difendere i boschi del Sud Italia.
Dalla Valsesia alla Calabria per dare una mano contro gli incendi. Tre volontari in azione nei giorni scorsi per difendere i boschi del Sud Italia.
Dalla Valsesia alla Calabria per dare una mano contro gli incendi
Tre valsesiani volontari dell’Antincendi boschivi in “trasferta” in Calabria per aiutare i colleghi Aib e i vigili del fuoco contro gli incendi boschivi appiccati contro i boschi di quella Regione. Si tratta di Gianluca Mora di Grignasco, Laura Guala di Quarona e Alessandro Prina Cerai di Borgosesia.
Lo racconta Gianluca Mora, che per tanti anni è stato caposquadra dell’Aib di Grignasco, ancora legato al sodalizio, e da qualche mese è comandante distaccamento area 37. Dallo scorso sabato sino all’altro giorno i tre hanno prestato servizio sui mezzi delle squadre di antincendio boschivo nella zona di Rossano-Corigliano. Sono rientrati domenica 1 settembre da una esperienza che ha lasciato loro grandi emozioni.
Un accordo tra Piemonte e Calabria
«C’è un accordo tra regione Piemonte e Calabria che prevede una collaborazione nel periodo estivo per lo spegnimento degli incendi – racconta -. Ogni settimana ci sono 16 volontari che arrivano da diverse parti del Piemonte che si mettono all’opera per aiutare i colleghi calabresi. E questa volta ho deciso di mettermi in gioco».
Il gruppetto ha quindi affrontato difficili sfide. «Le temperature sono particolarmente elevate e pensare di spegnere l’incendio in questa circostanza era ancor più complesso. Senza contare le divise che dobbiamo indossare che sono particolarmente resistenti. Gli incendi sono stati davvero numerosi, non c’è stata mai una tregua, appena terminavamo un intervento era già ora di raccogliere altre segnalazioni. E noi tutti ci siamo messi all’opera per dare il nostro aiuto – ricorda Mora -. Poi un conto è ciò che si apprende ai corsi formativi e un altro è scendere in campo. E’ difficile immagine la situazione: non è stato semplice ma nel complesso rifarei l’esperienza perchè mi ha dato tanto».
«Pur essendo la mia prima esperienza, pur avendo vissuto tantissime difficoltà rifarei tutto ancora, se ci fosse la necessità». Il grignaschese pensa già al futuro. «Non dimenticherò questa avventura ed anzi se fosse ancora necessario il mio aiuto – conclude – mi metterò sicuramente al servizio della causa per aiutare a spegnere i roghi che purtroppo danneggiano i territori».
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