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Don Ambrogio a Serravalle da sei anni. «Voglio riaprire l’oratorio»

Tanti progetti portati avanti dal sacerdote, ora si guarda al futuro.

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don ambrogio asei dantoni

Don Ambrogio a Serravalle da sei anni. «Voglio riaprire l’oratorio».  Sei anni fa don Ambrogio Asei Dantoni presiedeva la sua prima messa come parroco di Serravalle

Don Ambrogio a Serravalle da sei anni

A Serravalle il sacerdote è molto amato e stimato. Sempre presente alle manifestazioni civili e religiose, è un punto di riferimento per molti. «Durante la mia permanenza qui abbiamo affrontato tante situazioni – precisa – alcune belle, altre meno come la pandemia. Con calma e pazienza, anche insieme all’amministrazione comunale, abbiamo cercato sempre di stare vicino alla gente».

Gli interventi sul territorio

Diversi sono stati gli interventi che il sacerdote ha portato avanti. «Abbiamo fatto in modo che il santuario fosse più accessibile, ci siamo occupati di una serie di lavori nella chiesa parrocchiale e nelle frazioni – racconta -. Se però sono riuscito a portare avanti tutto questo è grazie ai volontari che mi hanno dato il loro sostegno e mi sono stati vicino».

Le difficoltà affrontate

Qualche momento di difficoltà c’è stato. «Uno dei ricordi più belli che ho nel cuore sono i centri estivi che riuscivamo ad organizzare in oratorio – evidenzia -. Ora non ci sono più ragazzi che desiderano fare gli animatori e quindi da qualche tempo non abbiamo più la possibilità di gestire questa esperienza estiva. Il mio proposito è comunque riaprire l’oratorio entro l’anno. Sarebbe bello ripartire proprio da un pomeriggio alla settimana e poi se si riesce ampliare l’apertura. Vedremo cosa si riuscirà a fare».
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In questi giorni fra l’altro è partito il catechismo per i ragazzi che avranno la cresima. «Il sacramento sarà il prossimo 22 ottobre e quindi chi dovrà affrontare questo passo ha già cominciato la formazione – sottolinea -. Gli altri partiranno appena dopo seguendo un percorso specifico».

In casa di riposo

Oltre alla parrocchia, ai riti tradizionali da seguire e alle funzioni, don Ambrogio da qualche tempo ha assunto un ulteriore ruolo. E’ anche diventato presidente della Fondazione che si occupa della casa di riposo. Un ulteriore impegno che ha deciso di portare avanti con spirito di resposabilità. «Cerchiamo anche in questo frangente di darci da fare al fine di portare un sorriso agli ospiti e rendere la struttura sempre accogliente – mette in luce -. Anche in questo frangente ringrazio tutti coloro che mi sono vicino e mi aiutano».

Il futuro

Vita ecclesiastica particolarmente impegnativa per il parroco che comunque riesce sempre a vedere il lato positivo delle cose. «Continuerò ad occuparmi di tutto ciò che riguarda la nostra chiesa e la comunità – conclude – con impegno e dedizione».

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