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Don Ezio Caretti: I profughi non sono stupratori o invasori

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Ha deciso di affidare la propria risposta alle critiche ricevute sull’accoglienza dei profughi a Borgosesia al bollettino parrocchiale.

Ha deciso di affidare la propria risposta alle critiche ricevute sull’accoglienza dei profughi a Borgosesia al bollettino parrocchiale. Don Ezio Caretti, parroco di Borgosesia, in queste settimane ha evitato le risposte pubbliche,  ma nel bollettino ha deciso di spiegare la sua posizione.  Scrive nella sua lettera: «L’accoglienza caratterizza in modo più specifico il cristiano: ‘Ero forestiero e mi avete ospitato’». E aggiunge ancora: «Chi sbarca sulle nostre coste non sono attentatori della nostra incolumità, potenziali stupratori, ruba pane, non sono invasori, né clandestini, sono profughi o più esattamente richiedenti asilo, sono umani che vivono su questa terra, forse solo meno fortunati perché nati in paesi meno favoriti a causa di guerre, ingiustizie, carestie ed arretratezza. Hanno il desiderio di stare meglio come ciascuno di noi».

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