Dopo quattro anni torna il Venerdì Santo a Romagnano. E ricorda Gabriele Brugo

Romagnano, torna dopo quattro anni il Venerdì Santo. L’edizione manterrà viva la memoria di Gabriele Brugo.

Dopo quattro anni torna il Venerdì Santo a Romagnano. E ricorda Gabriele Brugo

Torna dopo quattro anni il Venerdì Santo di Romagnano. L’ultima edizione era stata nel 2019, visto che quella del 2012 era saltata per la pandemia. Nel 2023 quindi si torna alla normalità. Con un dettaglio molto toccante. Il Governatore del Venerdì Santo avrebbe dovuto essere Gabriele Brugo, ma una malattia lo ha portato via lo scorso febbraio, a soli 54 anni, e prima che potesse svolgere la sua importantissima funzione. La memoria di Gabriele Brugo però vivrà in questa edizione: sarà infatti rappresentato da un familiare, che porterà con sé l’abito che avrebbe dovuto indossare. «La decisione rispecchia quanto contenuto nel nostro regolamento, ma è anche una scelta affettiva – spiega Paolo Arienta, presidente del Comitato romagnanese -. Gabriele teneva moltissimo a questo ruolo, ma abbiamo dovuto annullare l’edizione del 2021. Avevamo stabilito che gli spettasse di diritto essere governatore nel 2023, ma anche in questo caso il destino gli ha impedito di compiere il suo incarico, e allora abbiamo deciso di non nominare un successore, ma di fare in modo che Gabriele rimanga il governatore della 262esima edizione».

Al lavoro da parecchi mesi

Il percorso per arrivare al 6 aprile, quando prenderà avvio il programma della sacra rappresentazione, è ancora lungo, ma molto si è già fatto per predisporre tutto al meglio. «Quest’anno partiamo con il vantaggio di avere già recitato parte delle Sacre Rappresentazioni a Varallo, in estate – spiega Arienta -, per cui gli attori hanno già riprovato la parte recentemente, e anche gli addetti alle scenografie sono al lavoro da diversi mesi. Stiamo preparando il dépliant che conterrà i dettagli dei quadri delle varie giornate e la cartellonistica, che verrà posata non solo sulle strade comunali e provinciali di Romagnano, ma anche a Borgomanero, Arona, Novara».

I protagonisti della recita

Novità ci saranno anche per quanto riguarda i protagonisti della recita. «I ruoli principali sono confermati, ma non abbiamo ancora definito interamente il cast – spiega Arienta -. Già negli anni passati avevamo iniziato a introdurre una doppia interpretazione per alcuni ruoli, un’idea per coinvolgere attivamente il maggior numero di persone. Ora, però, stiamo cercando anche delle figure che possano, in caso di necessità, sostituire gli attori titolari. È una decisione presa perché la pandemia ci ha proiettati in una nuova realtà: finora, la consapevolezza del ruolo assunto da ciascuno degli attori li ha sempre portati a presentarsi anche in condizioni di salute non perfette, ma adesso potrebbe capitare che, anche contro la sua volontà, qualcuno non possa unirsi agli altri. Quindi avremo dei sostituti, che si prepareranno esattamente come gli attori di ruolo. Stiamo insomma infoltendo i ranghi dei partecipanti, anche per fronteggiare questo tipo di emergenza».

Gli attori principali

Ci saranno quindi ancora i volti di Andrea Ioppa nei panni di Gesù; Rachele Palestro e Monica Binda interpretare Maria rispettivamente il venerdì e la domenica; Alessandro Miolli e Michael Barberis vestire i panni di Giuda Iscariota, anch’essi alternandosi tra il venerdì e la domenica; Alberto Peroni interpretare Pilato; Giorgio Ioppa nei panni di San Pietro; Marino Villata nel ruolo di Caifa; Stefano Agarla recitare Erode. In tutto il Venerdì Santo di Romagnano arruola oltre 350 persone, tra protagonisti e comparse. Senza contare i tecnici gli addetti ai costumi, al trucco e parrucco; oltre ad un altro piccolo esercito, formato da volontari, impegnato affinché tutto vada per il meglio. Si può ben dire che praticamente quasi tutto il paese ha un ruolo nella sacra rappresentazione.

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