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E’ scontro aperto tra Atap e sindacato

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«Offriamo delle migliorie ai dipendenti, ma ci scontriamo con un muro di pregiudizi»

E’ scontro aperto tra Atap e sindacati: l’azienda ha proposto alcune modifiche all’attuale contratto integrativo, ma il sindacato rifiuta.

Di seguito la posizione dell’azienda, diffusa tramite un comunicato stampa: «Rafforzare l’azienda e la sua capacità di competere sul mercato del trasporto pubblico locale anche attraverso la ricerca della massima comunione di intenti con il personale: questo è l’obiettivo che l’attuale consiglio di amministrazione di Atap spa ha perseguito con convinzione fin dal suo insediamento, intervenuto nel giugno scorso, dopo mesi caratterizzati da aspri contrasti sindacali. In quest’ottica, dopo aver atteso la presentazione della nuova piattaforma sindacale per il rinnovo dei contratti integrativi in scadenza a fine anno, piattaforma preannunciata dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie ma mai presentata, il 12 dicembre l’azienda ha consegnato alle organizzazioni sindacali la propria proposta per il rinnovo dei contratti integrativi, confermando la massima disponibilità allo svolgimento del confronto finalizzato alla definizione di un accordo condiviso. La proposta aziendale, pur nell’attuale difficile congiuntura economica ed occupazionale, fornisce concrete risposte alle istanze sindacali: conferma le risorse impegnate per il finanziamento degli integrativi in scadenza ed anzi le incrementa, stanziando un ulteriore budget destinato; ad una revisione dei tempi riconosciuti al personale viaggiante per lo svolgimento delle attività accessorie alla guida; alla stipula di un nuovo accordo sul trattamento delle visite mediche; alla previsione di ulteriori trattamenti economici correlati e commisurati allo svolgimento di attività specifiche; integra nuovi contenuti regolamentari inerenti il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nell’esame delle turnistiche di servizio e la definizione di criteri condivisi per favorire i lavoratori nella scelta di turni maggiormente confacenti alle proprie esigenze; propone l’introduzione di una nuova modalità di partecipazione del personale agli utili della società, secondo criteri che consentono l’accesso ai benefici fiscali previsti dalle norme in materia. 

Nel proporre il nuovo accordo l’azienda non ha posto alcuna pregiudiziale, fatta salva l’ovvia condizione che la trattativa porti ad una definizione complessiva e unitaria dei nuovi trattamenti accessori ed integrativi in grado di garantire il rispetto del budget di spesa disponibile a tutela degli equilibri di bilancio. Tuttavia, la proposta è stata inspiegabilmente respinta dalle organizzazioni sindacali che rifiutano persino di discuterne il merito, ponendo una serie di pregiudiziali oggettivamente in contrasto con la suddetta irrinunciabile esigenza di garantire il rispetto del budget complessivo di spesa. 

Considerando che il mancato rinnovo del contratto integrativo, la cui efficacia si protrarrà per previsione del contratto collettivo nazionale di categoria fino alla fine del corrente mese di gennaio, si ripercuoterebbe negativamente sui lavoratori, l’azienda è disponibile a chiudere in tempi rapidi la trattativa con atteggiamento costruttivo ed auspica che vengano superate le rigidità che al momento impediscono una serena discussione e la definizione di un accordo proficuo per entrambe le parti».

 

 

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