Attualità
Federica conquista un 110 e lode con una tesi sulle miniere valsesiane
Federica conquista il massimo dei voti con una tesi di laurea dedicata alle miniere valsesiane.
Federica conquista il massimo dei voti
Brillante risultato per Federica Serra: la giovane valsesiana ha ottenuto la laurea con il massimo dei voti. La studentessa ha discusso la tesi in architettura dal titolo “Un progetto per le miniere di Alagna Valsesia: dalla valorizzazione patrimoniale allo sviluppo locale” raggiungendo il massimo dei voti con 110 e lode al Politecnico di Torino. Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Campertogno si congratulano.
La tesi
La discussione è avvenuta in modalità online. «E’ stato comunque emozionante – spiega Federica Serra -. E’ stata una tesi realizzata con Marco Terzano dell’Astigiano. Insieme abbiamo studiato le miniere di Alagna e un progetto di sviluppo. E’ una idea nata da noi perché volevamo cercare un argomento che fosse un po’ diverso da quelli che si affrontano di solito nelle tesi. Insieme al nostro professore Antonio Derossi abbiamo selezionato questo tema». Durante la diretta Federica Serra e Marco Terzano hanno illustrato la propria tesi e spiegato come si è sviluppata. Alla fine hanno ricevuto i complimenti anche da parte della commissione universitaria per il lavoro svolto e anche per l’argomento innovativo.
Ricerca e sopralluoghi
Per prima cosa si è puntato su una attività di ricerca storica: «Ringrazio per il supporto la professoressa Piera Mazzone della biblioteca di Varallo per reperire libri e documenti. Abbiamo quindi potuto realizzare un corpus molto importante con sopralluoghi, una seconda parte della tesi invece era legata su come trattare i diversi siti minerari in base allo stato di conservazione. Abbiamo quindi studiato i percorsi che li collegano». E poi si è entrati nella fase più architettonica. «La nostra idea è di realizzare un progetto architettonico nella zona del Kreas, proprio all’imbocco del parco naturale. Abbiamo cercato di pensare a un intervento per realizzare un polo volto a riportare alla luce questo passato storico. Si è pensato a un laboratorio artigianale, una residenza per artisti e artigiani, un ristorante e all’interno del complesso anche un piccolo blocco non invasivo per ospitare un polo museale». I due laureati hanno pensato a tutto: «E’ una proposta un po’ ambiziosa. E’ sicuramente una idea che potrebbe essere sviluppata un passo dopo l’altro».
Un’analisi
Grazie alla tesi è stata analizzata anche la situazione delle miniere presenti ad Alagna. «Le gallerie sono completamente nascoste, quelle sparse in alta montagna sono poco accessibili – riprende Serra -. Altre, quelle verso l’alpe Bors, si notano tranquillamente. Noi per sicurezza non siamo entrati, ma sono ormai abbandonate da anni. Molti ingressi sono franati. Soprattutto gli edifici di pertinenza sono quasi completamente distrutti soprattutto quelli che ci sono in alta montagna. L’unico che si conserva ancora è quello di Kreas, anche a Santa Maria fino al 2013 era in buono stato poi è crollato il tetto».
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