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Fobello e Cervatto: stop ai cacciatori vicino alle case

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Fobello e Cervatto emanano un’ordinanza per evitare gli spari vicino alle case.

Fobello e Cervatto, l’ordinanza

La caccia rischia di diventare pericolosa se sconfina troppo vicino alle case. Contro gli spari vicino ai centri abitati c’è quindi chi protesta e chi prende provvedimenti, come i Comuni di Cervatto e Fobello. Del resto, di recente un’automobilista che stava transitando sulla strada provinciale 13 tra Prato Sesia e Cavallirio si è trovata la carrozzeria forata da un pallettone di fucile. Non si può né si deve dimenticare la morte nei boschi di Ghemme di Gian Carlo Baragioli nell’ottobre del 2017, colpito da una serie di pallettoni partiti inavvertitamente da un fucile.

L’alta Valsesia

Intanto i Comuni dell’alta Valsesia sul tema hanno già preso posizione. Non si spara vicino ai centri abitati. Lo dice la legge. Ma a Fobello e Cervatto i sindaci Anna Baingiu e Marina Moretti hanno firmato una ordinanza che vieta espressamente ai cacciatori l’attività venatoria vicino alle case. «Si tratta di forestieri – sottolineano – non di cacciatori della zona». Nel documento si cita la legge 157 del 1992 che vieta l’attività venatoria nelle zone comprese nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro e a distanza inferiore a 50 metri da strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali e interpoderali. I due sindaci hanno interessato anche l’Ufficio Caccia della Provincia di Vercelli e il Comprensorio Alpino CA-VC1, richiedendo un urgente intervento di vigilanza. La presa di posizione da parte delle amministrazioni comunali tutela i cittadini.

Le proteste

Proprio in questo periodo in diversi paesi della Valsesia ci sono state lamentele per la presenza di cacciatori armati lungo le strade, oppure soprattutto nella zona della Baraggia di Roasio c’è chi si è trovato cacciatori armati nella propria proprietà o nel giardino di casa. Soprattutto quando si tratta della caccia al cinghiale infatti vengono coinvolte più persone. Ma la presenza di così tante “doppiette” a volte vicino alle case allarma i residenti.

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