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Fusione Comuni, Portula si tira fuori: stiamo bene da soli

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Portula tra i migliori centri

Fusione Comuni, Portula rifiuta l’offerta: «Ringrazio i colleghi, ma andiamo avanti così».

Fusione Comuni, no da Portula

Portula dice no alla proposta di fusione. Nei giorni scorsi è arrivata anche la posizione del paese sulla proposta di fusione lanciata dai Comuni di Pray e Coggiola. In sostanza il Comune ringrazia, ma dice “No grazie”: «Dopo una attenta riflessione con tutto il gruppo di maggioranza – interviene il sindaco Fabrizio Calcia Ros – abbiamo deciso di non aderire alla fusione». E spiega così i motivi: «Riteniamo che il palazzo comunale sia un punto di riferimento sempre a disposizione per i nostri cittadini, dove per qualunque motivo sanno di poter avere un luogo di riferimento per essere ascoltati e aiutati».

Il caso Valdilana

Portula quindi andrà avanti per la propria strada. Qualche anno fa era stato coinvolto anche nella proposta di fusione che ha portato alla nascita di Valdilana, ma anche in quel caso l’amministrazione del sindaco Fabrizio Calcia Ros aveva preferito andare avanti per la propria strada. «Il nostro Comune offre tutti i servizi indispensabili e fondamentali per le esigenze del territorio, dalle scuole ai servizi socio-assistenziali e un monitoraggio giornaliero di tutto il territorio – riprende il primo cittadino -. Per tutte queste considerazioni ringrazio i colleghi di Coggiola e Pray augurandogli loro una buona riuscita del progetto».

A Coggiola

E a Coggiola è partita da lunedì la raccolta firme avviata dall’opposizione alla proposta di fusione. «Troppa fretta – spiegano Laura Speranza e Paolo Setti, consiglieri di “Noi a Coggiola” -. Avevamo chiesto una commissione per analizzare il bilancio e ci è stata negata. L’ultima riunione risale al 2018, poi non si è saputo più nulla e adesso c’è tutta questa fretta. A non convincerci poi sono anche le regole della fusione: se i consigli comunali daranno il via libera non si potrà più tornare indietro. Infine non dimentichiamo che i 600mila euro annui sventolati come contributi non sono così certi per sempre».

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