Attualità
Gattinara, Anna Basso si racconta: «Volontaria già a 14 anni»
A indirizzarla verso le attività di stampo solidale fu sua mamma
Una vita dedicata agli altri: Anna Basso ha festeggiato quarant’anni di volontariato. Nel 1977 la gattinarese ha fondato l’Aido della città del vino, che presiede a tutt’oggi nonostante le traversie degli ultimi anni. Ma la sua “carriera” nel mondo del volontariato inizia ben prima, quando è ancora una ragazzina. «Ho iniziato fin dai 14 anni a visitare le case di riposo – racconta – sono andata per altri quattordici anni al Cottolengo di Biella, dove aiutavo i bambini disabili: davo loro da mangiare, tenevo compagnia e li facevo giocare».
A indirizzarla verso le attività di stampo solidale è stata la mamma: «Lei ha sempre ritenuto che fosse giusto che mi impegnassi in attività anche dopo la scuola – spiega – per questo sono cresciuta con le suore di Maria Ausiliatrice: dopo le lezioni andavo da loro. Ho recepito da lei l’insegnamento di fare del bene per il prossimo». Basso, infatti, anche in gioventù coltivava vari impegni: frequentava l’oratorio e faceva la catechista ed è stata impegnata anche in Azione Cattolica. Per vent’anni, inoltre, si è organizzata con gli amici Paolo Zinetti, Claudio Conte e Ferruccio Cantoni, ora scomparso, per accompagnare a turno i dializzati all’ospedale di Borgomanero.
È stata inoltre volontaria Avis: proprio confrontandosi con Benito Testa, vicepresidente Avis nonché allora presidente provinciale dell’Aido di Vercelli, Basso ha avviato le procedure per costituire l’associazione a Gattinara. In questi anni, il suo impegno nel volontariato è stato più volte premiato: fra gli ultimi riconoscimenti, si può citare il “cavalierato del millennio per la pace”, consegnatole lo scoso 11 giugno a Roasio dal Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi, presieduto da Gianfranco Costa, su proposta del presidente della Pro Loco di Roasio Ubaldo Gianotti. «Non me lo aspettavo ed è stata una bella sorpresa». In passato, il 13 giugno 2014, ha ricevuto la benedizione apostolica di papa Francesco e il titolo di Cavaliere della Repubblica dall’allora presidente Pertini, il 2 giugno 1983.
Naturalmente, in così tanti anni di attività, Basso ha avuto modo di osservare vari cambiamenti nel mondo del volontariato: «Ci sono tante differenze rispetto a quarant’anni fa – sottolinea – oggi è molto più difficile trovare dei volontari. Nella mia associazione, per esempio, siamo rimasti in pochi e quasi tutti già con una certa età, anche se ci sono delle ragazze molto brave che vengono sempre ad aiutare. Questa è una tendenza che hanno riscontrato anche altri. Credo, però, che prima o poi la tendenza si invertirà, le persone capiranno quanto sia importante e torneranno a fare volontariato».
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