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Gattinara apre la Casa del sole: punto di riferimento per chi è difficoltà

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Gattinara apre la Casa del sole: i volontari di “Stop solitudine” ancora una volta al fianco di chi ha bisogno.

Gattinara apre la Casa del sole

La “Casa del sole”: un nuovo punto di riferimento contro la difficoltà esistenziale. Il nuovo “porto sicuro” aprirà i battenti a breve in corso Valsesia 69, di fronte alla chiesa parrocchiale. L’iniziativa si deve ai volontari di “Stop solitudine”, l’associazione che da parecchi anni è un supporto importante per molte persone, provenienti anche da fuori città.
Parecchi sono i problemi che il gruppo gattinarese sta rilevando, aggravati dalle attuali normative legate alla questione sanitaria. «La pandemia ha ancor più incrementato il malessere che da tempo comunque noi sottolineavamo, in particolare tra i giovani – evidenzia la presidente Bettty Balzano -. Il vuoto e lo smarrimento interiore spesso vengono riempiti con l’alcool oppure con il cibo. Per questi motivi, per esempio nella zona di Borgomanero, continuiamo a portare avanti progetti di educazione emotiva nelle scuole, mentre a Gattinara stiamo per aprire un nuovo ufficio di comunità che denomineremo “La Casa del Sole”. Sarà un punto in cui chi si sentirà solo nell’affrontare una particolare situazione potrà trovare qualcuno che lo aiuterà. Stiamo lavorando molto per realizzare spazi accoglienti – prosegue Balzano -. In questi giorni si sta inoltre provvedendo all’allestimento delle vetrine che avranno un tema preciso “Noi coloriamo i pensieri”. Inoltre, siccome abbiamo la possibilità di contare su un cortile, cercheremo di organizzare delle attività per riuscire a coinvolgere le persone. Entro fine mese dovremmo riuscire ad aprire. Siamo molto contenti di questa nuova sede perché è più in centro rispetto a quella attuale. Alcuni assistenti sociali ci hanno già contattati per sapere quando ripartiremo».

Un’associazione unica

Le problematiche legate all’isolamento sociale sono state sottolineate, e confermate, durante un’intervista. “Stop solitudine” nei giorni scorsi è stata infatti raggiunta dalla stampa di oltre Manica. «Abbiamo avuto la possibilità di parlare con un giornalista inglese che si è rivolto a noi perché siamo l’unica associazione in Italia che si occupa di solitudine – spiega Balzano -. Tra l’altro abbiamo saputo che, in base ad una statistica europea, l’Italia è la nazione con maggiori problematiche dal punto di vista di socialità. Purtroppo il nostro Governo e molti enti regionali non stanno dando la giusta importanza alla psicologia e alla salute mentale delle persone».
Oltre alla nuova sede il gruppo sta avviando una nuova campagna. «Vogliamo raccogliere tappi di plastica, non tanto per un fine economico. Per riuscire ad avere un contributo di 100 euro infatti bisognerebbe raccogliere oltre 400mila tappi… Il nostro obiettivo è dare la possibilità alle persone di entrare a contatto con altra gente attraverso il riciclo».
“Stop solitudine” è una realtà che si sta facendo conoscere anche fuori dai confini gattinaresi. «Ultimamente veniamo contattati anche da persone che vivono a Milano, Napoli e a Roma, questo perché in Italia mancano sodalizi come il nostro, e nel contempo i problemi psicologici e il malessere che attanaglia le persone sono numerosi. In ogni caso, quando riceviamo telefonate da paesi lontani dal nostro, cerchiamo di indirizzare gli utenti a enti e realtà territoriali che li possono aiutare psicologicamente – sottolinea la presidente -. Chi invece è della nostra zona ha la possibilità di avere anche dei colloqui diretti; in un secondo momento cerchiamo soluzioni per dare aiuti concreti».

La storia

A Gattinara il sodalizio è attivo da parecchio tempo. «Da 18 anni siamo presenti sul territorio, difficile dire quante persone abbiamo aiutato, c’è chi ha bisogno di un supporto temporaneo, e altri invece con cui rimaniamo in contatto per più tempo – precisa Balzano -. In linea generale possiamo affermare di aver supportato più di 500 persone. Sarebbe bello che in futuro a livello nazionale ci si organizzasse per dare attenzione e supporto a chi vive la solitudine, capendone anche i motivi. Allo stato attuale invece, mentre in Lombardia si stanno attivando per collocare una nuova figura medica, lo psicologo di base, in Piemonte non se ne parla ancora. Noi comunque continueremo ad esserci per accompagnare chi sta vivendo un momento difficile e da lì desidera ripartire».

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