Attualità
I truck food danno il ”bidone” alla festa di Gattinara. Ed è polemica
Promesse una cinquantina di postazioni, alla fne ne sono arrivate meno di un terzo
A Gattinara è bufera contro l’organizzazione che lo scorso fine settimana doveva portare una quarantina di bancarelle gastronomiche per la prima edizione dello “Street food festival”: in realtà, ne sono arrivate una quindicina. «Anche se il Comune non ha speso nulla – sbotta il sindaco Daniele Baglione – la prima edizione della kermesse dedicata al cibo da strada, perlomeno con questa formula, è un esperimento poco riuscito. A dir poco».
In effetti, la novità di quest’anno della “tre giorni” di festa di Natale era proprio la presenza del “cibo da strada”. Il Comune era stato contattato da un’agenzia specializzata in questo genere di allestimenti, che avrebbe dovuto portare in città un numero ben più alto di truck food di quello realmente presente: si parlava tra i quaranta e cinquanta punti di ristoro. Ne sono arrivati meno di un terzo. Così lo Street food è stato concentrato lungo il solo corso Cavour.
«Probabilmente la concomitanza di varie manifestazioni in centri più grossi di Gattinara, ha scoraggiato i conduttori di truck food – dice Baglione -. Certo è che per il futuro non ci appoggeremo più ad agenzie esterne. Come per altri eventi, ci organizzeremo insieme alla Pro loco e alle associazioni cittadine, una formula che finora si è sempre dimostrata vincente».
A parte il capitolo del cibo da strada, per tutto il resto della manifestazione c’è parecchia soddisfazione. «Considerato che in questo periodo i mercatini sono ovunque, l’afflusso di persone è stato davvero notevole – dice il sindaco -. Le luminarie, infoltite e migliorate, sono piaciute molto. Un successo dovuto a tutti i gattinaresi, ai commercianti in primo luogo ma anche agli alpini, presenti con miacce vin brulè, alla Pro loco, fino a Stop Solutudine che ha addobbato piazza Italia. Mi auguro che il commercio possa riprendersi ovunque, ma ovviamente non è con una manifestazione che si sollevano le sorti del settore».
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