Attualità
Gattinara piange Inka Dihtyarenko, morta sotto le bombe a 24 anni
Gattinara piange Inka: fu ospitata anni fa tra i bambini di Chernobyl, è morta sotto le bombe
Muore sotto le bombe Inka, 24 anni ex bimba di Chernobyl ospite in città
Inka Dihtyarenko era un medico. A Gattinara era stata ospite della famiglia Perotti
Si chiamava Inka Dihtyarenko, ma tutti la conoscevano come Inna. Anche a Gattinara, dove era stata in vacanza per alcune estati. Inna era una bambina di Chernobyl, e come tante era stata “adottata” da una delle famiglie italiane per trascorrere periodi fuori dalle zone radioattive, dopo lo scoppio della centrale nucleare. In Italia l’aveva accolta la famiglia del dottor Roberto Perotti, medico molto conosciuto nella zona. Inna aveva 25 anni ed è una delle tantissime vittime della guerra in Ucraina, uno dei molti eroi che rimarranno sconosciuti. Ha perso la vita nella notte tra il 27 e il 28 marzo sotto il bombardamento di Boyarka, una cittadina a una ventina di chilometri a sud est da Kiev, dove Inna lavorava in un centro di aiuti umanitari.
Medico e volontaria
Inka era medico e volontaria; aveva scelto di non lasciare l’Ucraina e restare a prestare il suo importantissimo servizio per la gente che non è riuscita a scappare. Nel centro dove ha trovato la morte, vicino a a Kiev, accoglieva e smistava gli aiuti: era uno dei punti di raccolta dove arrivavano i beni di prima necessità inviati anche da Gattinara. Inna era uno dei contatti che, tramite Alessandra, una ragazza ucraina fuggita e giunta in città qualche settimana fa, erano stati presi dalla Protezione civile per essere certi della destinazione e della distribuzione degli aiuti. La sua sorte ha lasciato tutti sgomenti anche nella sede degli aiuti umanitari gattinaresi. I contatti con lei erano frequenti e la sua opera era preziosa. Lunedì scorso i bombardamenti non hanno risparmiato la cittadina nei dintorni della capitale, dove Inna viveva e lavorava. Un obice di mortaio è caduto accanto a lei e a una sua collaboratrice, che ora lotta tra la vita e la morte. I funerali del giovane medico si sono svolti mercoledì. Poiché gli aiuti che giungevano al centro di Boyarka rifornivano anche le strutture di soccorso al fronte, anche l’esercito ucraino faceva riferimento a lei. Pertanto, durante le esequie, a Inna sono stati tributati gli onori militari, ed è stata commemorata con il motto “Gloria agli eroi”.
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