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Gattinara ricorda il sorriso di Paola, morta a soli 51 anni

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«Mi resterà nel cuore l’ultimo “ciao”… Ora continuerà tra gli angeli a creare i suoi lavori di ricamo»

Se ne è andata in punta di piedi con la discrezione che aveva caratterizzato tutta la sua vita. In pochi mesi Paola Gattoni, di Gattinara, ha dovuto arrendersi alla malattia, che le ha stroncato a soli 51 anni. La sua è stata una vita dedicata alla famiglia e al volontariato. In particolare Paola si era presa a cuore proprio il tema della prevenzione e della lotta ai tumori, collaborando attivamente con la sezione cittadina della Lilt, che in tanti anni di servizio ha fatto molto per la collettività in termini di prevenzione e tutela della salute. Dalle campagne di sensibilizzazione, alla distribuzione di prodotti in beneficenza, per raccogliere fondi per la ricerca, fino alle importanti visite di prevenzione gratuite.

A ricordarla è Concetta Bianchini, fiduciaria storica della Lilt gattinarese. «Era un’amica, volontaria infaticabile della sezione cittadina della Lilt. Ha lasciato tutto e tutti in punta di piedi, così come ha sempre vissuto. Non si è mai pronti ad un distacco che lacera il cuore e l’anima. Per me non era solo un’indispensabile collaboratrice ma anche e soprattutto un’amica. Paola era dolce, solare, premurosa, attenta, nobile di cuore». Il ricordo della storica responsabile della Lega tumori gattinarese passa alle tante attività svolte insieme: «Paola, mi hai onorata, rallegrata, ascoltata, spronata, arricchita con la tua vicinanza e sono convinta che lo sia stato per tutte le persone che, come me, hanno avuto la fortuna di averti accanto, sul cammino della vita. Avevi un entusiasmo generoso, eri di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà e di affetto sincero».

Non era difficile incontrare Paola Gattoni in occasione dei banchetti che la Lega tumori allestiva in piazza Italia a Gattinara per le varie campagne di sensibilizzazione, per la distribuzione delle arance, delle azalee, dell’olio o di altri prodotti per finanziare la ricerca, oltre che per informare la popolazione. «Come dimenticare – prosegue  Bianchini – le giornate trascorse in piedi, al freddo, per le raccolte fondi per la Lilt? Era sempre la prima ad arrivare e l’ultima ad andar via. E i tanti lavori fatti per i mercatini? Le sue mani sapevano creare preziosi lavori apprezzati da tutti. Porterò sempre nel cuore quel suo “ciao Conci” sussurrato poche ore prima di intraprendere il cammino verso il Paradiso. Si, perché sono sicura che verrà accolta lassù come merita, perché l’avventura della sofferenza è sempre l’anticamera del Paradiso per i giusti come lei. E tra gli Angeli continuerà a preparare i suoi ricami».

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