Ghemme ”scopre” di dover pagare cartelle Equitalia per 90mila euro

Doccia fredda sui conti: ma alcune delle somme contestate sarebbero in realtà state già versate

Il Comune di Ghemme “scopre” una serie di cartelle esattoriali per un totale di 90mila euro circa. Sono state segnalate nella relazione del revisore dei conti, che ne è venuto a conoscenza visitando il sito di Equitalia. Le cartelle fanno riferimento agli anni 2008, 2009 e 2010. «Per quale motivo non sono state rilevate prima? – ha chiesto l’opposizione in comsiglio comunale –. Per quale motivo non si è proceduto ad attivare prima la verifica della loro esattezza quando dapprima l’amministrazione finanziaria emette un avviso di irregolarità con sanzioni ridotte e solo successivamente Equitalia emette le cartelle esattoriali con sanzione al 30 per cento? Non vorrei che si fosse fatto come gli struzzi». 

Il sindaco Davide Temporelli ha spiegato, anche grazie alla documentazione fornita dal revisore dei conti e dal responsabile del servizio finanziario, che sono stati attivati dei controlli per verificare che le cifre richieste siano effettivamente dovute. «In attesa degli esiti dei controlli attivati, l’ente ha aderito alla definizione agevolata prevista dalla legge per gli enti locali per l’eventuale pagamento del solo tributo e atto di riscossione, senza corrispondere sanzioni e interessi – ha illustrato il sindaco – per le cartelle che saranno oggetto di sgravio da parte dell’Agenzia delle Entrate, resta comunque salva la possibilità da parte dell’ente di non procedere ad alcun pagamento».

In effetti, dai controlli risulterebbero indebitamente richieste le somme relative a Irap e addizionale Irpef, che secondo il Comune sarebbero state regolarmente pagate: è stata quindi disposta la richiesta di annullamento in autotutela. Per un’altra cartella, riferita all’Iva, è in corso di predisposizione un fascicolo. Altre cartelle riguardano procedure verso privati per cifre pari a qualche centinaio di euro. Il “verdetto” dell’agenzia è atteso per il mese prossimo.

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