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Ghemme ricorda l’artista Gianfranca Zerboni: aveva 98 anni
Ghemme ricorda l’artista Gianfranca Zerboni: fu poetessa, scultrice e pittrice.
Ghemme ricorda l’artista Gianfranca Zerboni
Sabato 19 settembre è scomparsa a 98 anni nella sua abitazione di Ghemme, la pittrice, scultrice e poetessa Gianfranca Zerboni. La sua storia è stata raccontata da Mauro Imazio Agabio, storico cittadino, nel libro scritto con Enzo Calzone, “Il Cavenago, in un caleidoscopio di storie e storielle”.
Una personalità poliedrica
«Zerboni era una persona poliedrica – ricorda Imazio Agabio – con una mano molto felice sia come scrittrice che come pittrice; aveva fatto questo mestiere quando era in Francia, ad Annecy. Era una persona unica anche dal punto di vista umano, una grande artista e una grande donna. Aveva dei cugini ghemmesi e non era sposata, ma aveva numerose amicizie».
Poesie in dialetto
Parlava correttamente il dialetto e scriveva poesie in dialetto (molte sono state presentate durante le serate dialettale nel cortiletto della Barciocca), che ricordavano la sua gioventù. Quando è tornata a Ghemme si è rituffata nel passato della sua gioventù. E anche durante la funzione funebre svolta martedì pomeriggio è stata letta una sua poesia.
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La sua epigrafe
Sul manifesto funebre compare l’epigrafe, scritta e voluta da Zerboni che recita: «Ti ringrazio Signore, per il prezioso dono che ha fatto del mio lavoro una vocazione per tutta la mia lunga vita. Ti ringrazio Signore, per avermi protetta durante la guerra vissuta lontano dalla patria, di avermi permesso di ritornare e di aver messo sul mio cammino persone e famiglie che mi hanno voluto bene e aiutata a ritrovare le mie radici ghemmesi».
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