Ginecologia accorpata con Vercelli. Ma il primario è di Borgosesia

Ginecologia accorpata con Vercelli. Ma il primario è di Borgosesia. Il bando dell’Asl Vercelli ha visto imporsi il dottor Enrico Negrone, già primario a Borgosesia.

Ginecologia accorpata con Vercelli. Ma il primario è di Borgosesia

Si completa così la fusione dei due reparti annunciata dalla direzione dell’azienda sanitaria nei mesi scorsi ribadendo comunque un’attenzione verso l’ospedale Santi Pietro e Paolo. Sarà lui a dirigere la struttura complessa nata dalla soppressione delle due precedenti direzioni di Vercelli e Borgosesia.

L’ipotesi di accorpamento delle strutture

Come si ricorderà, nei mesi scorsi l’ipotesi dell’accorpamento di una struttura da sempre vanto di Borgosesia aveva fatto irritare il sindaco Fabrizio Bonaccio, che aveva protestato. Poi però le acque si erano calmate anche con l’attivazione di un tavolo di lavoro sulla sanità valsesiana.

La pubblicazione della delibera

E in questi giorni l’Asl ha pubblicato la delibera con la quale si prende atto degli esiti del concorso, indetto nei mesi scorsi, per l’attribuzione dell’incarico quinquennale di direzione. Enrico Negrone ha ottenuto un punteggio più alto di quello registrato dalla collega Nicoletta Vendola (da fine 2009 alla guida del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli) e da Alberto Catinella proveniente dall’Asl Vco.
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Per Borgosesia la nomina di Negrone viene interpretata comunque come una buona notizia. Il primario ha un forte legame con il “Santi Pietro e Paolo” e la sua ginecologia e ostetricia. Non va dimenticato che sotto la sua direzione (dal 2011) il reparto ha  saputo attirare future mamme provenienti anche dal Biellese raggiungendo negli anni indietro anche importanti risultati per quanto riguarda il numero di parti. Il suo inoltre è un curriculum fatto di importanti riconoscimenti, pubblicazioni e studi.

Le congratulazioni

Tra i primi ad augurare buon lavoro a Negrone è stato Paolo Tiramani, ex sindaco di Borgosesia: «Si tratta di un ottimo professionista, preparato e concreto». Poi lancia un appello all’Asl Vercelli: «Per completare la rivoluzione, questa direzione generale, deve concludere il percorso che ci porterà ad avere il primario di radiologia. Tre anni di vacatio sono lunghi. E’ ora di agire anche per mettere a tacere chi sostiene che verrà bandito alla fine della legislatura regionale».

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