Attualità
Giocatore squalificato un anno e mezzo, il Lenta fa ricorso
Dopo i fatti dello scorso 12 marzo a Candelo contro le Torri Biellesi
Non ci sta la società Acd Lenta 2011 alle pesanti sanzioni che il giudice sportivo ha comminato al suo tesserato Luca Brunetti dopo la partita disputata il 12 marzo a Candelo contro le Torri Biellesi. Per il giovane giocatore è stato decretata una squalifica di 18 mesi, un anno e mezzo lontano dai campi di gioco. Ma per la società si tratta di un provvedimento ingiusto e per questo ha presentato ricorso. «Il nostro obiettivo – dice Giancarlo Cosimi a nome del Lenta – è di avere l’annullamento o quanto meno una riduzione significativa della squalifica. Brunetti, secondo il giudice sportivo, sarebbe colpevole di aver partecipato in modo violento all’assembramento intorno all’arbitro Giuseppe Chieppa di Biella, dopo il fischio finale. La società rimarca fermamente l’estraneità ai fatti imputati al suo giocatore, in quanto si trovava all’uscita del campo a vedere la fine della partita, essendo già stato sostituito, e coinvolto suo malgrado». Ma non solo, per la società ci sarebbero anche meri errori materiali: «Facciamo notare che nello stilare il referto l’arbitro ha riportato erroneamente dei numeri di maglia».
Detto questo, la società prende le distanze da quanto successo in campo, spiegando che «ci dissociamo dal comportamento poco sportivo di alcuni nostri giocatori e comprendiamo lo stato d’animo del momento dell’arbitro Chieppa, ma non possiamo esimerci dal rilevare una conduzione di gara inadeguata con continue interpretazioni errate ai danni della nostra squadra. Lo stesso, aveva diretto anche la gara con il Lessona, rimediando in due partite una quindicina di ammonizioni, due espulsioni e tre evidenti falli da rigore. Vogliamo far notare che nella partita contro la Pro Palazzolo, pur perdendo, non? abbiamo avuto ammonizioni e rilevato un fallo da rigore a nostro favore; questo non perché i giocatori son diventati agnellini, ma merito di un signor arbitro di età superiore ai giocatori e non residente nei paraggi degli avversari. La nostra società non avrà mai nessun tipo di pregiudizio nei riguardi di qualsiasi arbitro e sul loro difficile e delicato compito, altrettanto ci aspettiamo noi, per l’amore che abbiamo per questo sport».
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