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Giornata contro la violenza sulle donne: femminicidi aumentati nel primo lockdown
Giornata contro la violenza sulle donne.
Giornata contro la violenza
Il 25 novembre è una ricorrenza importante, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 che, nell’obiettivo di eliminare qualsiasi tipo di violenza nella piena affermazione dei diritti di tutti gli esseri umani, pone una profonda attenzione sul fenomeno della violenza contro le donne.
È stato scelto il 25 novembre per commemorare le Sorelle Mirabal, tre donne uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana, per essersi opposte alla dittatura del presidente Rafael Trujillo. Il suddetto documento riconosce che la violenza contro le donne rappresenta, storicamente, la manifestazione della disuguaglianza tra i generi che ha portato, con il passare del tempo, gli uomini alla discriminazione nei confronti delle donne. Una giornata, dunque, per ricordare che la violenza perpetrata sulle donne costituisce un ostacolo all’uguaglianza, la sicurezza, la libertà, l’integrità e la dignità di tutti gli esseri umani e in questo periodo occorre ricordarlo più che mai. Infatti durante il lockdown di primavera, in Italia, si sono raddoppiati anche gli omicidi in ambito familiare-affettivo: sono passati da circa un omicidio familiare-affettivo ogni tre giorni (0,33 omicidi al giorno) a un omicidio ogni due giorni (0,67 al giorno). E soprattutto sono triplicati gli omicidi di donne in ambito familiare-affettivo: da una media di circa un omicidio ogni sei giorni a un omicidio di donna ogni due giorni (0,51 al giorno).
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