Attualità
Grignasco ricorda l’artista Roberto Da Lozzo: aveva aperto un laboratorio in paese
Grignasco ricorda l’artista Roberto Da Lozzo: aveva il laboratorio vicino alla parrocchiale. Da qualche anno abitava a Venezia.
Grignasco ricorda l’artista Roberto Da Lozzo
Si è spento a 70 anni l’artista originario di Grignasco, Roberto Da Lozzo. Da anni si era trasferito allontanandosi dal piccolo comune valsesiano, dove era nato il 9 gennaio 1952, ma in molti lo ricordano nella sua bottega-laboratorio nei pressi della chiesa parrocchiale.
«Roberto aveva la passione per l’arte e riuscì con tanti sacrifici a scalare la “vetta” fino ad arrivare all’Accademia di Venezia – sottolinea Ruggero Sala, che ha conosciuto bene il defunto –. Teneva molto al suo sogno, e ricordo che da giovane per riuscire a mantenersi gli studi aveva anche fatto il cameriere».
Il laboratorio vicino alla chiesa
In passato Da Lozzo aveva aperto un’attività in paese. «Ricordo che aveva un laboratorio nei pressi della chiesa – prosegue il grignaschese –. Era esperto in pittura, incisione e disegno ed abile anche in scultura, tant’è che aveva fatto esperienza proprio da un mio parente».
Da qualche tempo si era trasferito a Venezia. «So che era diventato anche professore all’accademia di Venezia ed era un apprezzato artista – mette in luce Sala -. Poi le nostre strade si sono divise e ci siamo persi. Si era creato una famiglia che amava molto».
Il paese in lutto
Non appena si è sparsa la notizia della morte dell’uomo, anche a Grignasco è calato il dolore. Non pochi sono stati coloro che hanno ricordato il pittore. Anche sui social numerose sono state le testimonianze d’affetto lasciate in ricordo dell’artista. «Dopo la sua partenza da Grignasco, tanti anni fa, ha fatto tanta strada, fino ad arrivare alla Accademia di Venezia – scrive un’amica –. Lo ricordo per tutta la sua vicinanza al nostro paese, la sua empatia per chi lo andava a trovare».
Un altro conoscente sottolinea: «Lo ricordo con affetto perché prima di andar via da Grignasco aveva partecipato ad un concorso di pittura estemporanea che aveva coinvolto un centinaio di pittori fra i quali anche Ada Negri. La giuria presieduta da Franco Fizzotti gli aveva assegnato il primo premio».
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Giovanni
21 Dicembre 2022 at 21:25
Buona sera, sono Giovanni il figlio di Roberto Da Lozzo e vi ringrazio a nome di tutta la nostra famiglia.
Mi ricordo della gioia quando parlava dei suoi amici, del prete e di tutto il paese.
Ogni tanto si lasciava andare a qualche esternazione in piemeontese e ora mi sa tanto che anche le mie bambine le impareranno.
Una volta gli portai da un viaggio i salamini della doja (scusate se ho scritto male) e lui scoppiò letteralmente di felicità.
Mi auguro presto di poter venire a Grignasco con la mia famiglia e cercare di scoprire qualcosa in più dai racconti di chi lo conosceva.