Attualità
Guardabosone ospita le giornate di primavera del Fai
Il Fai Valsesia quest’anno apre ai visitatori il borgo di Guardabosone.
Il Fai Valsesia quest’anno apre ai visitatori il borgo di Guardabosone. Il Gruppo Fai Valsesia vuole offrire ai partecipanti delle giornate di Primavera 2016 in programma il 19 e 20 aprile una lettura completa di questo straordinario insediamento attraverso un itinerario appositamente individuato che conduce ai dodici beni che il Fai ha aperto per l’occasione. Da scoprire non ci sono soltanto chiesette e oratori, ma anche una serie di musei sparsi in un piccolo territorio. C’è la casa dei mestieri dove ogni stanza contiene gli attrezzi di un mestiere accuratamente ordinati e catalogati con criterio didattico. All’ultimo piano, come per magia, due sale contengono per la gioia di studenti, scienziati, amatori, la più interessante e fornita collezione entomologica del nostro territorio, raccolta, ordinata, e aperta al pubblico dal cavalier Carlo Locca entusiasta sostenitore di ogni attività museale di Guardabosone. In una casa contadina è invece allestito il Museo delle tradizioni agricole con la descrizione della filatura e tessitura della canapa e della lavorazione delle noci per ottenerne l’olio. Il circuito museale si conclude in fondo al paese, con il Museo di scienze naturali: due spazi che accolgono la collezione più straordinaria che si possa immaginare. Nel primo è esposta la parte più naturalistica e storica della collezione che va dai reperti dell’età della pietra a raccolte di minerali e fossili e dove trova posto anche materiale folcloristico appartenente a tribù africane e amazzoniche. Nel secondo troviamo la parte più prettamente naturalistica. Centinaia di animali impagliati, imbalsamati di ogni genere e specie, tra cui un leone, una foca e un tenerissimo ippopotamino nano. A Guardabosone non può mancare l’orto botanico fondato da un’associazione di volontariato con finalità educative, scientifiche e di conservazione della flora, intitolato a Pier Carlo Bussi ma soprattutto, dulcis in fundo, c’è anche una cartiera.
Ognuno di questi beni sarà preso in consegna da un gruppo di studenti degli Istituti superiori di Varallo, Borgosesia e Gattinara, a disposizione dei visitatori per facilitarne la fruizione. Il Museo delle tradizioni Agricole avrà invece come ciceroni i ragazzini delle Medie di Crevacuore, preparati ed entusiasti di far conoscere al pubblico il loro passato.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook