Attualità
È attivo presso Habilita Casa di Cura I Cedri il servizio di autoemoinfusione di sangue ozonizzato
È da poco attivo presso Habilita Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese il servizio di autoemoinfusione di sangue ozonizzato. Si tratta di una particolare terapia rivolta soprattutto a pazienti che soffrono di patologie quali stanchezza cronica, insonnia e fibromialgia. Abbiamo incontrato il Dr. Matteo Didonè, fisiatra, e il Dr. Andrea Giovanniello, anestesista, che ci hanno spiegato nel dettaglio i vantaggi di questa nuova terapia.
Quando si parla di autoemoinfusione di sangue ozonizzato cosa si intende?
“La autoemoinfusione è una tecnica che consente il prelievo di sangue del paziente per un volume complessivo di circa 200-250cc. All’interno della sacca prelevata viene quindi aggiunta una miscela di ossigeno-ozono (O2-O3) dello stesso volume (200-250 cc), a concentrazioni di O3 variabili. Il sangue “ozonizzato” viene successivamente reinfuso al paziente.
La procedura prevede utilizzo di un circuito “chiuso”, in quanto l’ago da prelievo viene mantenuto in sede per tutta la durata della procedura, di circa 40 minuti; non si può parlare pertanto di una trasfusione di sangue, bensì di una autoemoinfusione”.
Questa tecnica è utile per quali patologie?
“È una terapia di supporto per molteplici condizioni cliniche, quali ad esempio la fibromialgia, la stanchezza cronica, l’insonnia, le malattie degenerative croniche (sclerosi multipla, morbo di Parkinson, ictus, artrite reumatoide, artrosi generalizzata), come profilassi nelle infezioni virali (herpes zoster, influenza) e in particolare per tutti i pazienti con postumi infettivi di Sars-Cov-2, come antiaging e per migliorare le prestazioni dell’atleta sportivo”.
In che modo l’ozono agisce sul nostro organismo?
“L’ozono è un importante agente ossidante che promuove la produzione dei naturali antiossidanti del nostro organismo. È caratterizzato da un’importante attività antinfiammatoria, antiossidante, immunomodulante, virostatica e di attivazione del microcircolo. L’ozono è in grado di ridurre edemi, infiammazioni e dolori diffusi”.
Ci sono soggetti per i quali è più o meno consigliata questa particolare terapia?
“Tra i pazienti candidati al trattamento con ossigeno-ozonoterapia per via sistemica vi sono in particolare i pazienti fibromialgici e tutti i pazienti affetti da patologie croniche degenerative.
Il trattamento potrebbe essere utilizzato efficacemente, non solo in combinazione alle altre terapie di supporto in corso di infezione da SARS CoV-2, ma anche come potenziale profilassi e come terapia delle molteplici manifestazioni cliniche della sindrome post-Covid.
Tra l’altro, per il trattamento della fibromialgia e della sindrome post Covid, uno sviluppo interessate potrebbe prevedere l’associazione con l’Ossigeno Terapia Iperbarica effettuabile presso il Centro di Medicina Iperbarica della nostra Struttura.
Ricordiamo infine che i pazienti affetti da favismo presentano controindicazione assoluta al trattamento”.
Come si svolge praticamente una seduta di autoemoinfusione?
“Il paziente viene condotto in un ambulatorio idoneo e sottoposto al prelievo ematico di 200-250cc. Al sangue convogliato nella sacca viene quindi aggiunta la miscela di ossigeno-ozono e successivamente reinfuso. La durata della procedura è di circa 40 minuti. Solitamente sono previsti cicli ripetibili di 6 sedute”.
Entro quanto tempo si possono riscontrare dei benefici?
“I benefici si possono manifestare sin dalla prima seduta e aumentano nel corso dei trattamenti, con riduzione della fatica e della stanchezza cronica, miglior recupero dopo sforzo fisico e riduzione del dolore cronico, grazie alla azione antinfiammatoria sistemica e attivante il microcircolo periferico”.
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