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«I beni sequestrati alla mafia a disposizione del territorio»

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Gli immobili potranno servire a far fronte all’emergenza abitativa o per attività socio-assistenziali

Si è parlato di beni confiscati alla mafia durante la seduta della giunta regionale del Piemonte. Definite, su proposta del presidente Sergio Chiamparino, le modalità di attuazione per l’ammissione ai contributi per il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni confiscati alla mafia, che passano ora all’approvazione del Consiglio regionale.

L’iniziativa è destinata ai Comuni assegnatari di questi beni, che potranno presentare progetti riguardanti l’emergenza abitativa (genitori separati, donne vittime di violenza, famiglie in stato di disagio), attività socio-assistenziali ed educative (sostegno della famiglia e dei minori, tutela di anziani e disabili, punti di accoglienza e informazione sul territorio, agricoltura sociale), accoglienza dei rifugiati. Una volta ottenuto il voto favorevole del Consiglio, la Regione emanerà il bando specifico.

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