Attualità
Il campanile torna a segnare il tempo della frazione Agarla
Il campanile torna a scandire il tempo ad Agarla, frazione di Cellio con Breia: all’intervento di riparazione farà seguito un restauro.
Il campanile torna in attività
Nuova vita per l’orologio del campanile di Agarla. L’intervento di riparazione, curato dai volontari dell’Associazione italiana studiosi di orologeria (Aisor), dovrà tuttavia essere seguito da un restauro più corposo per restituire una funzionalità ottimale. I lavori sull’orologio della chiesa dei santi Lorenzo e Apollonia nella frazione di Cellio con Breia sono iniziati nei mesi estivi, poi fermati a causa dell’emergenza sanitaria e della stagione climatica meno favorevole.
La storia
L’orologio, fabbricato dalla ditta Miroglio di Torino, venne donato da un privato nei primi anni del ‘900 alla famiglia Zanfa, e da tempo è di proprietà dei Terrieri di Agarla. Il meccanismo si era fermato, e i soci del consorzio hanno chiesto l’aiuto degli esperti del settore per rimetterlo in funzione. «Sono stato contattato per la riparazione dell’orologio – spiega Giacomo Cora, presidente dell’Aisor -, un lavoro che mi affascina. Un orologio è fondamentale per gli abitanti di un luogo, oggi come un secolo fa, quando scandiva le fasi del lavoro nei campi. Seppure l’orologio sia tornato a funzionare, avrebbe bisogno di un restauro conservativo, poichè in passato la chiesa non ha ricevuto troppe cure e sono stati eseguiti solo lavori di normale manutenzione, niente di più specifico».
In buone condizioni
L’orologio e il meccanismo che lo regola si trovano tutto sommato in buone condizioni: «E’ ancora presente la vernice originale sotto i vari strati di olio e grasso che si sono accumulati nel tempo, ma che lo hanno preservato dalla corrosione – evidenzia Cora -. Quello che sarebbe ancora utile è un intervento al quadrante. Per poterlo eseguire è però necessario salire sulla parte esterna del campanile, operazione che non è possibile in questa stagione: sono interventi che potranno essere eseguiti con l’arrivo di un clima più caldo».
Una raccolta fondi
Per assicurare una tutela della chiesa di Agarla, il presidente dell’Aisor ha proposto un’idea per una eventuale raccolta fondi: «Si potrebbe mettere in mostra l’orologio dopo che è stato smontato e revisionato, per gli abitanti e per chiunque sia interessato agli orologi antichi – conclude Cora -. E con l’occasione aprire una raccolta di fondi da destinare al recupero della chiesetta».
In zona, l’Aisor si era già occupata nell’estate del 2019 dello studio e dell’analisi dell’orologio a pendolo del 1600 conservato della chiesa dei santi Andrea e Gaudenzio in frazione Zuccaro di Valduggia.
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