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Il sindaco Botta: Mattarella sarà a Varallo non per merito dell’Anpi

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«Spiace constatare che l’Anpi cerchi di strumentalizzare la visita»

«Mattarella trascorrerà il 25 aprile a Varallo poichè ha accolto un invito rivolto dall’amministrazione comunale tramite l’unico deputato nonchè pro sindaco della città». Il primo cittadino Eraldo Botta vuole chiarire la questione. «Spiace constatare, ma non stupisce poiché è ormai una consuetudine, che l’Anpi cerchi di strumentalizzare la visita, arrogandosi il merito di essere riuscita a portare il Presidente della Repubblica in Valsesia, quando in realtà la decisione di scegliere il nostro territorio, è una risposta all’invito rivolto dal Comune».
Lunedì 4 aprile in Comune si è tenuto un incontro con lo staff del Presidente, seguito da un sopralluogo alla Città per concordare la logistica. Mercoledì 6 nel pomeriggio il Quirinale ha chiamato il sndaco per confermare la presenza del Presidente in seguito all’invito ricevuto. E Botta aggiunge: «Voglio ricordare che l’onorevole Buonanno ha incontrato il Presidente Mattarella in tre diverse occasioni: a Bruxelles nel marzo 2015, il 12 ottobre a Roma quando, trattando della sanità valsesiana e descrivendo le caratteristiche di Varallo, Città Medaglia d’oro e famosa per il suo Sacro Monte, Patrimonio Unesco, gli ha rivolto personalmente l’invito a venire in Valsesia, facendo addirittura con lui un selfie e infine a novembre 2015 a Strasburgo. Successivamente, in data 8 febbraio 2016, l’amministrazione comunale, ha inviato una lettera ufficiale d’invito per una visita istituzionale».

Riportiamo di seguito la dichiarazione del presidente Anpi Varallo e Alta Valsesia, Bruno Rastelli: «E’ un onore la decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di scegliere la Valsesia per celebrare la festa nazionale della Liberazione, in occasione del 70° anniversario di nascita della Repubblica”. Questo il commento di Bruno Rastelli, figlio del comandante partigiano Pedar e presidente Anpi di Varallo e Alta Valsesia, che ringrazia per l’accoglimento dell’invito.
«Quella del Presidente – continua Rastelli – è una presenza che testimonia quanto la più alta carica dello Stato sia vicina ai valori della Resistenza di ieri e di oggi. La Valsesia ha dato un grande contributo alla nascita della Repubblica ed è nostro compito ricordare ai giovani che sulle nostre montagne si è costruita la libertà di cui godiamo e si sono poste le basi della nostra Costituzione. Oggi l’antifascismo, con i suoi valori di convivenza democratica, è di stretta attualità in Italia e in Europa, per impedire la costruzione di muri e rispondere ai bisogni dei cittadini con il presidio della legalità’».  E conclude: «Auspichiamo che la visita del Capo dello Stato apra i cuori e chiarisca le menti a coloro che pensano sia possibile rispondere ai problemi quotidiani con il linguaggio del populismo e dell’autoritarismo, per ricominciare a credere nel rispetto dei principi e dei valori su cui si fonda la vita della Repubblica»

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