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In primavera Abatantuono, Frassica e Pozzetto girano un film a Varallo

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Si tratta di una commedia comica ambientata tra la Valsesia, Orta e Londra

La conferma è arrivata: la nuova pellicola del regista Alessandro Genovesi  – quello di “Ma che bella sorpresa” e “La peggior settimana della mia vita” –  sarà girata, oltre che a Londra e a Orta, a Varallo.

Il soporalluogo, lo ricordiamo, era avvenuto ad agosto quando il regista milanese, che è pure attore e sceneggiatore, aveva raggiunto la città del Sacro Monte accompagnato da scenografi e produttore per valutare la possibilità di trasformare Varallo in in un set cinematografico.

«Ci hanno comunicato che la nostra città è stata scelta con Orta e Londra – dichiara il sindaco Eraldo Botta -. Le riprese però, che in un primo momento pensavano di girare nel mese di ottobre, sono slittate alla prossima primavera».

A Varallo arriveranno attori del calibro di Diego Abatantuono, Nino Frassica e Renato Pozzetto per un film su cui al momento c’è il massimo riserbo. Si sa però che sarà una commedia comica, ma con un importante messaggio sociale.

Tra le ambientazioni scelte per le riprese c’è l’ufficio del primo cittadino a Villa Durio, dal momento che nel film c’è anche un sindaco: a indossare la fascia tricolore sarà nientemeno che Diego Abatantuono. Un ruolo che nel 2009 era stato interpretato dall’allora sindaco di Varallo Gianluca Buonanno, apparso nel film “La misura del confine” di Andrea Papini, girato tra fine settembre e i primi di ottobre di quell’anno al rifugio Vigevano, sul Monte Rosa, e a Varallo.

«La nostra città è piaciuta molto a Genovesi e al produttore – prosegue Botta -. Sicuramente alcune riprese saranno girate in municipio, ma magari anche al Sacro Monte e in altri angoli della città, le zone più caratteristiche di Varallo che avevamo fatto visitare durante il sopralluogo di agosto».

Fare da set a un film di questa portata non può che tradursi in un’occasione unica per Varallo per farsi conoscere in tutta Italia. «Siamo molto soddisfatti – sottolinea Botta – anche perché significa portare lavoro in città».

Nei prossimi mesi la produzione organizzerà un incontro pubblico durante il quale verranno spiegati tutti i passaggi. E’ plausibile che verranno poi cercate delle comparse direttamente sul posto e ci saranno incontri con gli sponsor interessati a partecipare al progetto cinematografico.

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