Attualità
«L’archivio della Filatura di Grignasco sia restituito al Centro studi»
Intervento dello storico locale Claudio Sagliaschi
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da uno storico locale in merito al materiale archiviato all’ex Filatura dal Centro studi di Grignasco e ritirato dall’amministrazione comunale
«In merito all’articolo apparso sull’archivio della Filatura di Grignasco si rimane a dir poco sconcertati per questa vicenda. Dallo scritto si desume che il Centro Studi di Grignasco abbia avuto l’autorizzazione al recupero del materiale direttamente dal rappresentante dell’Amministrazione Straordinaria della Filatura di Grignasco visto – forse – il mancato interesse degli amministratori comunali su tale recupero. Dico – forse – perché altrimenti non si spiegherebbe come mai a distanza di anni dalla chiusura definitiva dello stabilimento non si abbia avuto il tempo o la volontà di provvedere alla salvaguardia immediata di una documentazione molto importante non solo per la comunità grignaschese, ma per tutto il circondario. Ora invece – e mi rifaccio sempre all’articolo – dopo che il Centro Studi si è impegnato attivamente anche per la raccolta di tali documenti (136 scatoloni), improvvisamente vengono portati via, forse non a caso, il giorno precedente al ritiro da parte del sodalizio. Se così fosse si potrebbe supporre un trafugamento inappropriato contro le decisioni del rappresentante dell’Amministrazione Straordinaria. La prima domanda che ci si pone è come mai questo è accaduto visto che il Centro Studi opera e stimola efficacemente alla conoscenza e salvaguardia della cultura locale, come pure dovrebbe fare lo stesso Comune di Grignasco? La seconda domanda è propriamente di carattere tecnico. Non è forse il caso – di comune accordo – lasciare al Centro Studi la gestione diretta dell’archivio ma con la supervisione del comune attraverso la biblioteca comunale?
Personalmente credo che sia la soluzione migliore per alcuni motivi di cui il principale è quello che il Centro Studi ha dimostrato interesse a differenza del comune. Il secondo motivo è che sono certo – visto le esperienze conosciute – che se l’archivio rimarrà in gestione diretta al comune esso finirà sepolto in qualche scantinato fino a diventare inservibile e dopo – forse – di essere stato defraudato di importanti documenti fin tanto che non sarà stilato un regolare inventario. E’ un dato di fatto assodato perché “normalmente” i comuni si devono dibattere in tanti problemi oggettivi per cui la cultura e la storia passano all’ultimo posto delle priorità per causa di volontà, di burocrazia e di impegno finanziario. Per il Centro Studi è invece l’obiettivo primario. Come direttamente interessato alle vicende storiche del nostro territorio mi permetto infine, avendone anche il diritto culturale, di esporre il mio appello al buon senso degli organismi interessati ed in primo luogo all’Amministrazione Straordinaria della Filatura di Grignasco ed al comune affinchè sia possibile a breve scadenza poter consultare tale importante archivio nella sua completezza a cominciare dagli importanti disegni e mappe che hanno permesso la nascita e il successivo sviluppo di tale importante struttura».
Claudio Sagliaschi
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